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Sequestro al clan Mallardo: l’impero del riciclaggio tra alberghi, scuderie e ristoranti

Le forze dell’ordine hanno eseguito un sequestro per 50 milioni di euro a carico di Carmine Maisto, ritenuto legato al clan Mallardo di Giugliano: alberghi, ristoranti e scuderie, che costituivano la rete imprenditoriale che la camorra utilizzava per investire i capitali illeciti. Il provvedimento eseguito tra Napoli, Firenze, Pisa, Latina, Roma e Venezia.
A cura di Nico Falco
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Scuderie, alberghi, ristoranti, stabilimenti balneari. Tutto riconducibile alla stessa persona, a capo di un impero economico da decine di milioni di euro. E tutto riconducibile alla camorra: erano attività sorte dal nulla, create per investire i soldi che arrivavano da estorsioni e spaccio di droga. La holding era la facciata legale dei Mallardo di Giugliano, la "lavanderia" che il clan usava per ripulire i soldi sporchi. Il sequestro è scattato questa mattina, 29 aprile, con una operazione congiunta di Polizia di Stato e Guardia di Finanza: sotto chiave beni per 50 milioni di euro.

L'inchiesta che ha portato al provvedimento gira intorno alla figura di Carmine Maisto, considerato alla stregua di un tesoriere del clan: secondo gli inquirenti ha costruito una fitta rete imprenditoriale fondata su società immobiliari, strutture alberghiere, ristoranti, ville, appartamenti, complessi di edilizia residenziale, supermercati, scuderie e stabilimenti balneari. Il provvedimento riguarda complessivamente 112 immobili, 15 società, numerosi conti correnti, 4 automobili di lusso, 2 scuderie ippiche, orologi di pregio ed altri beni di valore rilevante.

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La rete imprenditoriale non è localizzata solo a Napoli: gli investigatori, seguendo le tracce lasciate dal denaro, hanno scoperto le ramificazioni anche a Roma, Latina, Firenze, Pisa e Venezia. Il provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli, è stato eseguito dalla Squadra Mobile di Napoli, dalla Squadra Mobile di Firenze e dal Gico della Guardia di Finanza; le ipotesi di reato sono associazione di tipo mafioso, bancarotta fraudolenta e trasferimento fraudolento di valori.

Il clan Mallardo, radicato tra Giugliano e comuni limitrofi, per gli inquirenti è una delle cosche più potenti di Napoli, con un ruolo di primo piano nell'Alleanza di Secondigliano (insieme ai Contini e ai Licciardi), il cartello che si contende il predominio degli affari illeciti con i rivali dei Mazzarella.

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