Sequestro dell’assessore Cirillo, ascoltato in carcere Raffaele Cutolo 35 anni dopo
A 35 anni di distanza arrivano nuovi sviluppi sul caso del rapimento dell'assessore della Regione Campania Ciro Cirillo, sequestrato dalle Brigate Rosse nel 1981. Sulla vicenda è stato ascoltato il boss Raffaele Cutolo – che oggi ha 75 anni – fondatore della Nuova Camorra Organizzata e da 45 anni detenuto in regime di carcere duro. I pm Anticamorra di Napoli hanno raggiunto Cutolo nel penitenziario di Parma, rivolgendogli domande proprio sul sequestro dell'assessore alla luce delle nuove rivelazioni arrivate da Pasquale Scotti, braccio destro del boss, arrestato dopo 31 anni di latitanza in Brasile e da poco diventato collaboratore di giustizia. Durante l'interrogatorio, durato circa due ore, gli inquirenti hanno cercato proprio di stabilire la posizione di Scotti nell'ambito del sequestro, le cui numerose rivelazioni sono al vaglio degli inquirenti.
Il rapimento dell'assessore Ciro Cirillo
L'assessore regionale Ciro Cirillo, appartenente alla Democrazia Cristiana, fu rapito a Torre del Greco il 27 aprile del 1981. Lo Stato, a differenza di altre occasioni simili, decise di trattare direttamente con i terroristi grazie, pare, alla mediazione della camorra e dello stesso Raffaele Cutolo. Dopo 89 giorni di prigionia, il 24 luglio, Cirillo venne rilasciato in un palazzo abbandonato in via Stadera, a Napoli, a seguito del pagamento di un riscatto di un miliardo e 450 milioni di lire.