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Seviziò quattordicenne con un compressore per “scherzo”: condannato a 12 anni

Il 24enne è stato condannato per aver seviziato lo scorso 7 ottobre un ragazzino di 14 anni in un autolavaggio del quartiere Pianura, a Napoli. Riconosciuto dal Tribunale, per una somma di 200mila euro, anche il diritto al risarcimento del danno per i familiari del minore. Risarcito anche il Comune di Napoli, parte civile nel processo.
A cura di An. Mar.
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Dodici anni di carcere per lesioni gravi e violenza sessuale. Questa la pena inflitta a Vincenzo Iacolare, 24enne giudicato dal tribunale responsabile delle sevizie inflitte la notte del 7 ottobre scorso ad un quattordicenne in un auto lavaggio di Pianura. Il pm Fabio De Cristofaro, che ha coordinato le indagini aveva chiesto, invece, la condanna a 18 anni. Lo hanno stabilito i giudici della undicesima sezione penale del Tribunale, presieduta da Luigi Buono, derubricando quindi la prima ipotesi di reato di tentato omicidio a quella di lesioni. Si chiude quindi la dolorosa vicenda che ha visto il giovane studente della periferia ovest di Napoli arrivare a un passo dalla morte, dopo che la violenza perpetrata sul suo corpo con una pistola ad aria compressa gli aveva perforato lo stomaco. Una lunga via crucis che è cominciata con un delicatissimo intervento di chirurgia ed è continuata con una lunga degenza. Solo dopo 15 giorni i medici dell'Ospedale San Paolo di Napoli, in cui il minore vene ricoverato d'urgenza per perforazioni multiple, hanno dichiarato fuori pericolo il ragazzo. Poi il ritorno a casa con il peso della violenza subita.

Risarcimento di 200mila euro alla famiglia della vittima

È arrivato rapidissimo l'epilogo a questa tragica vicenda che ha sconvolto tutto il quartiere dell'area flegrea, che per il giovane sfilò in fiaccolate di solidarietà contro la violenza. Accantonata sin da subito l'ipotesi che fossero stati in tre a infliggere le sevizie sul ragazzo (due amici coetanei di Iacolare, inizialmente ritenuti complici, sono poi stati ascoltati come testimoni) rimaneva da decidere la sorte di colui che quella sera bloccò e violentò il ragazzo quattordicenne e che si era sempre difeso sostenendo che si trattasse di uno "scherzo". Con la condanna di Vincenzo Iacolare, il Tribunale ha anche riconosciuto il diritto al risarcimento del danno per la famiglia del ragazzo, assistita dall'avvocato Francesco Cioppa, con una provvisionale di 200mila euro in favore del minore. Risarcimento riconosciuto anche al Comune di Napoli, costituitosi parte civile nel processo e rappresentato dall'avvocato Davide Diani. Il giovane studente al momento deve sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico reso necessario dopo mesi dalle sevizie.

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