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Sfreccia a 200 all’ora in moto e mette il video su Facebook: pioggia di insulti

Il video della folle corsa, postato su Facebook, ha scatenato una pioggia di insulti da parte degli utenti che hanno condannato il comportamento incosciente e pericoloso del motociclista. Il filmato, rimosso dall’autore, è stato segnalato ai carabinieri.
A cura di Angela Marino
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È diventato virale in poche ore il video di M. M., un motociclista che si è ripreso mentre sfrecciava ad altissima velocità per le strade di Ischia, dove risiede, diretto verso Casamicciola. Il filmato è stato ripreso anche dal giornale "Il Golfo", che domenica ha pubblicato il video e le foto del padre di famiglia protagonista di questa sventata impresa che ha scatenato reazioni contrastanti su Facebook dove il video è stato postato – e poi rimosso – dallo stesso autore e nella comunità di Ischia. "A Ischia – raccontano Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli, conduttore de la Radiazza – sono molte le persone sopratutto tra i giovani che sono morte per aver corso lungo le strade isolane a velocità esagerate e qualche volta anche ubriachi. Fa riflettere – proseguono – che il motociclista M.M. che da quanto si evince dal suo profilo Fb è padre di famiglia non pensi alle conseguenze nel fare certe bravate e pubblicarle anche su internet. Infatti non solo il signore in questione nel video sfreccia per le strade a quasi 200km orari dove il limite è di 50Km/h ma addirittura effettua sorpassi pericolosi in curva e sulle strisce continue. Quello che emerge – riflettono – è un totale disprezzo per le regole, per la propria vita e quella altrui. Una incoscienza senza alcuna giustificazione. Tra i tanti assurdi commenti dove ci si congratula ,di non si sa cosa a dire il vero se non di essere sopravvissuti o di non aver ammazzato nessuno, qualcuno ha scritto «il video sarà anche bello ma tu sei proprio un coglione ad andare a 170 sulla sopraelevata! Spero che ti arrestino prima che tu faccia del male a qualcuno».

I commenti si susseguono e c'è anche chi lo difende scadendo nell'assurdo come Nemy che scrive, «è evidente che ha raggiunto i 170 km orari in un tratto di strada che gli permetteva di farlo e in cui non c'erano altre auto davanti a lui. Non capisco chi abbia messo in pericolo di vita». La stessa Nemy, che scrive che quella strada gli permetteva di andare a 170km/h, quando invece non possono essere superati i 50 km/h, ammette di aver perso un amico in un incidente stradale proprio su quella strada ma, non per la velocità, precisa. Scrive, invece, M. G. in un suo intervento, «con tutto il rispetto per chi ama i motori ma questo video è la documentazione di atteggiamenti criminali perché altamente pericolosi. Ischia non è una pista da corsa e tantomeno presenta strade dove si possono raggiungere queste velocità ognuno è libero di mettere a repentaglio la propria vita come vuole ma non quella degli altri». «Il video pubblicato – scrive l'autore, sul suo profilo Facebook – non è un esempio da prendere anzi al contrario non è da imitare, è sintomo d'incoscienza e stupidità. Non ho intenzioni di giustificare il mio operato […] Forse a differenza mia che l'ho pubblicato ce ne sono altri mille che con più intelligenza e furbizia non lo fanno». «Per evitare ulteriori polemiche – concludono Borrelli e Simioli – il protagonista di questa bravata ha prima cancellato la gran parte dei commenti e poi le riprese. Noi invece abbiamo deciso di inviare il video ai carabinieri affinché verifichino se è possibile perseguire d'ufficio questo incosciente. Bisognerebbe vietare l'uso delle moto in certi posti e a certi individui».

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