Sgominata la banda dei furti nelle scuole: mille euro a colpo
"Grazie ai finanziamenti stanno rifornendo le scuole e noi li facciamo piangere…". Questa una delle delle intercettazioni telefoniche che hanno incastrato circa venti componenti della banda dedita ai furti nelle scuole. I carabinieri li hanno identificati e arrestati con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata ai furti nelle scuole e ricettazione. Il gruppo è responsabile di diversi furti in tutte le province campane, prevalentemente nel capoluogo partenopeo dove, vittime del nuovo business criminale sono state diverse scuole.
A tradire i banditi alcune telefonate in cui esprimevano compiacimento per l'andamento degli affari "Siamo una paranza troppo forte", "coi furti nelle scuole facciamo mille euro a sera", "27mila euro con la vendita del materiale di un solo furto", si sono lasciati sfuggire al telefono, fornendo la prova inconfutabile di attività che da tempo i carabinieri della compagnia Vomero e Stella. Nel mirino della banda, secondo quanto emerso dalle indagini, erano istituti scolastici con attrezzature informatiche nuove, assegnate con i fondi europei. I militari dell'Arma sono riusciti a recuperare la refurtiva di alcuni colpi.
Nel codice dei banditi "Mele" erano i tablet Apple rubati
"Abbiamo preso 27 mila euro di mele". Così i ladri della banda sgominata dai carabinieri chiamavano i tablet e i computer Apple in una delle diverse intercettazioni che costituiscono materiale di prova nelle indagini, diffusa oggi attraverso un video. Nelle immagini si possono vedere i malviventi in azione in una scuola. Gli stessi poco dopo commentano:"abbiamo fatto una scuola ai Colli Aminei, se fossero venuti i carabinieri ci voleva l'Esercito". "Ma quali furti di macchine e negozi…. a Ponticelli abbiamo mangiato tutte le scuole, li abbiamo fatti piangere. . La banda, subito dopo i colpi, si occupava anche della ricettazione delle merci trafugate:"…però la roba come la prendiamo la dobbiamo subito rivendere…".