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Shock allergico, ragazza rischia di soffocare, panico in via Toledo

Una ragazza di 16 anni, colta da una grave crisi respiratoria, è stata salvata dalla pattuglia di una volante della Polizia di Stato, allertata dai giovani che erano con lei. I poliziotti l’hanno caricata sull’automobile di servizio e portata di corsa al Pronto Soccorso, dove i medici sono riusciti a liberarle la gola: pochi minuti e sarebbe morta.
A cura di Nico Falco
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[Immagine di repertorio]
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Una reazione allergica violenta, che le aveva causato una grave crisi respiratoria che stava per ucciderla. E sarebbe probabilmente morta, se gli amici non fossero riusciti a chiedere aiuto e se, in pochi minuti, una volante della Polizia di Stato non l'avesse trasportata a sirene spiegate verso il più vicino Pronto Soccorso. Una ragazza di 16 anni di Napoli è stata salvata ieri, 22 giugno, da una pattuglia del commissariato Dante, che si trovava in via Toledo per un servizio di pattugliamento del territorio. Arrivati all'incrocio con via San Giacomo, a pochi passi dal Comune di Napoli, gli agenti sono stati fermati da alcuni giovanissimi che si sbracciavano in strada cercando di richiamare la loro attenzione.

Una ragazzina che era uscita con loro, hanno detto, si era sentita male all'improvviso. Stava perdendo i sensi, respirava a fatica ed era visibilmente impallidita. I poliziotti si sono precipitati e hanno trovato la sedicenne che boccheggiava, con la gola bloccata. Hanno provato a farla respirare, mentre aspettavano l'ambulanza che era stata già chiamata dagli amici. Hanno a loro volta chiamato il 118, sollecitando l'invio del mezzo ma, passati alcuni minuti, l'ambulanza non era ancora arrivata e la giovane non si riprendeva. Anzi, respirava con sempre maggiore difficoltà. Non si poteva perdere altro tempo.

Così gli agenti l'hanno caricata sull'automobile di servizio e sono partiti di corsa verso il Pronto Soccorso del Pellegrini, dove finalmente i medici sono riusciti a riprendere in mano la situazione stabilizzando il respiro della 16enne e hanno confermato: pochi minuti di ritardo e l'assenza di ossigeno le avrebbe causato gravi danni o avrebbe potuto anche ucciderla.

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