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Si chiude in casa e lancia la droga dalla finestra per evitare l’arresto

Un pregiudicato di 36 anni di Afragola (Napoli) è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e la donna che era con lui denunciata per lo stesso reato. I due erano in un appartamento circondato da telecamere, all’arrivo dei carabinieri l’uomo ha lanciato dalla finestra un borsello contenente 25 grammi di cocaina.
A cura di Nico Falco
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All'arrivo dei carabinieri ha fatto quello che gli sembrava la cosa più logica: disfarsi subito della droga, per evitare di essere trovato in possesso di soldi e dosi e di finire in carcere. Ma i militari avevano previsto questa possibilità e, prima di fare irruzione, avevano circondato l'edificio tenendo d'occhio le finestre: il borsello è stato recuperato subito dopo il lancio. In manette, con l'accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, ci è finito Raffaele Iorio, pregiudicato di 36 anni di Afragola; per lo stesso reato è stata denunciata la donna di 33 anni, incensurata, che era con lui.

L'uomo era in casa sua, in un condominio della cittadina in provincia di Napoli. Teneva sotto controllo la zona circostante con un sistema di videosorveglianza abusivo. Così, quando ha visto i carabinieri che si avvicinavano al palazzo, si è barricato dentro e ha cercato di liberarsi degli stupefacenti. Ha preso la droga, l'ha infilata in un borsello e poi ha lanciato tutto dalla finestra. I militari l'hanno recuperato: dentro c'erano 25 grammi di cocaina, un bilancino di precisione usato per la divisione in dosi e alcune schede telefoniche.

Durante la perquisizione dell'appartamento sono stati poi trovati 6,74 grammi di hashish, 7 grammi di marijuana e un panetto di mannitolo, sostanza che solitamente i pusher utilizzano per il taglio della cocaina, in modo da diminuirne la concentrazione e aumentare il numero di dosi ricavate. In casa sono stati trovati anche altri 2 bilancini di precisione, 481 euro in denaro contante e varie bustine di cellophane usate per il confezionamento; rinvenuti infine 10 telefoni cellulari e il sistema di videosorveglianza abusivo, anche questi finiti sotto sequestro.

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