Si fingono carabinieri, rubano un’auto e chiedono via Whatsapp un riscatto al proprietario
Fingersi carabinieri ad un posto di blocco, per rubare la vettura di un ignaro automobilista. Si erano studiati bene il colpo, ma alla fine sono stati arrestati dai carabinieri: in tre ora dovranno rispondere a vario titolo di rapina e tentata estorsione. E' avvenuto a Boscoreale, dove i carabinieri della locale stazione hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Torre Annunziata su richiesta della locale Procura: in manette sono finite tre persone, tutti giovani di Boscoreale.
I fatti contestati ai tre malviventi risalgono a quasi un anno fa: 8 dicembre 2017, un ventinovenne era in auto su via Cangiano quando i tre, oggi tutti indagati, bloccano l'auto simulando un posto di blocco e dichiarandosi carabinieri, seppur in abiti civili. Con questo trucco, avevano fatto scendere dall'automobile il ventinovenne e gliel'avevano rubata sotto al naso. Il giovane, però, si era presentato subito a sporgere denuncia contro i tre criminali.
Successivamente, la vittima del furto era stata contattata via Whatsapp da uno dei tre, che gli aveva proposto il più classico dei "cavalli di ritorno", ovvero una cifra per restituirgli la vettura. E proprio questo è stato fondamentale per le indagini: è bastata una delle foto inviate dal criminale, ritraente la vettura, per permettere ai carabinieri di risalire al luogo dove la vettura era tenuta nascosta. A quel punto, i carabinieri sono riusciti a presentarsi sul posto e recuperare la vettura, restituita al suo legittimo proprietario già nel corso delle prime indagini, mentre si è poi lavorato all'identificazione dei tre soggetti. E quest'oggi, sono così scattate le manette per i tre malviventi: sono tre ragazzi di diciannove, venti e ventiquattro anni, tutti di Boscoreale, che dopo l'arresto sono stati tradotti agli arresti domiciliari.