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Sigarette: a Napoli un pacchetto su tre è di contrabbando

Il dato emerge dal rapporto della Guardia di Finanza sulle sigarette di contrabbando sequestrate nel 2016: oltre il 43 percento dei tabacchi lavorati esteri è stato sequestrato a Napoli. Nel capoluogo campano il 28 percento delle sigarette in commercio sono illegali: male anche Giugliano, al terzo posto in Italia, e Salerno, che invece è quarta.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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A Napoli, quasi un pacchetto di sigarette ogni tre è di contrabbando: a rivelarlo un rapporto della Guardia di Finanza sui sequestri di tabacchi lavorati esteri operati nel 2016. A fronte di sequestri di sigarette illegali per un ammontare di circa 243 tonnellate, più del 43 percento è stato operato dagli uomini delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Napoli. Questo dimostra come nel capoluogo campano il contrabbando di tabacchi lavorati sia nuovamente molto diffuso, dopo un periodo – sul finire degli anni Novanta – in cui sembrava essere scemato.

Circa un pacchetto su tre, a Napoli, quindi è di provenienza illecita: il 28 percento delle sigarette vendute nella città partenopea è di contrabbando. Concludono il podio il capoluogo siciliano, Palermo, in cui il 12 percento delle sigarette è illegale e una città della provincia di Napoli, Giugliano, con il 10 percento. Salerno, altro capoluogo di provincia della Regione Campania, è invece quarta, con oltre il sei percento di sigarette di contrabbando in commercio, a testimoniare come al Sud, soprattutto nella nostra regione, il fenomeno sia largamente diffuso, complice anche la presenza della criminalità organizzata, che ha nuovamente messo le mani su questo tipo di business.

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