Simon Gautier, il Parco del Cilento: “Sfortuna e imprudenza, non abbiamo responsabilità”
La morte di Simon Gautier, l'escursionista francese ritrovato morto in Cilento dieci giorno dopo la sua scomparsa, è stata dovuta a "sfortuna ed imprudenza", ed il Parco Nazionale del Cilento dove è stato ritrovato il corpo non ha alcuna responsabilità. Lo hanno spiegato i responsabili dell'Ente con una lunga nota pubblicata nelle scorse ore, in risposta a chi parlava di sentieri del Parco "senza nemmeno sapere che in quell'area non ne esiste nessuno", ha proseguito ancora la nota.
"Abbiamo già provveduto a querelare chi sta tentando, evidentemente in malafede, di legare il nome del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni alla tragedia di Simon Gautier, dicendo falsità assolute", hanno spiegato i responsabili dell'Ente, che hanno anche sottolineato come "rispettare la morte di un giovane, significa anche preferire il silenzio alla mistificazione della realtà solo per il gusto di parlare e di apparire, gettando fango sul lavoro di altri". Un duro affondo insomma, contro chi nei giorni scorsi ha parlato di sentieri, manutenzione e segnaletica. "Cogliamo l'occasione, inoltre, per precisare che mai ci sono state nel Territorio del Cilento immissioni di lupi", conclude quindi la nota del Parco, "come è stato erroneamente riportato da alcune testate locali e nazionali. Qualcuno ha azzardato addirittura l’ipotesi che il giovane possa essere stato attaccato dai lupi, ovviamente notizia del tutto infondata".