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Simon Gautier, la mamma: “Avvertita tardi. Avevamo la mappa del suo percorso, potevamo trovarlo”

La madre di Simon Gautier, il turista francese di 27 anni morto a San Giovanni a Piro, in Cilento, in provincia di Salerno, dopo essere precipitato in un burrone durante una escursione, ha parlato della morte di suo figlio: “Sono stata avvertita tardi che Simon era disperso. Ci ha mandato la mappa del percorso che avrebbe fatto dal Cilento a Napoli: era molto dettagliata”.
A cura di Valerio Papadia
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Simon Gautier
Simon Gautier

È affranta dal dolore Delphine Godard, la mamma di Simon Gautier, il turista francese di 27 anni disperso lo scorso 9 luglio durante una escursione in Cilento e purtroppo trovato cadavere in fondo a un crepaccio a San Giovanni a Piro il 18 agosto, dopo 9 giorni di ricerche. La donna, nel corso di una intervista al Corriere della Sera, ha voluto parlare di suo figlio e soprattutto della sua morte, di quello che è stato fatto, di quello che è stato omesso e di quello che si poteva fare. "Siamo stati avvisati tardi – dicono la donna è il suo compagno, Olivier -. Ci hanno detto che Simon era scomparso soltanto nel pomeriggio di lunedì". La famiglia, dunque, avrebbe saputo che il 27enne era disperso soltanto il 12 agosto, 4 giorni dopo la richiesta di aiuto di Simon al 112.

Le autorità italiane conoscevano nome e cognome del 27enne dalla telefonata ai soccorsi: la madre e il suo compagno non si spiegano, dunque, perché sono stati rintracciati così tardi. Olivier, inoltre, durante l'intervista mostra una foto sul cellulare: è la mappa del percorso che Simon avrebbe seguito a piedi dal Cilento a Napoli, molto dettagliata. " Se ci avessero rintracciato prima, magari avremmo potuto fornire informazioni dettagliate agli inquirenti. Forse non l'avremmo trovato lo stesso, ma avremmo avuto più possibilità".

"Spero non abbia sofferto"

È arrivata a sperare che suo figlio sia morto in fretta, la mamma di Simon. "Mi auguro che l'ipotesi dei medici che sia morto poco dopo la caduta sia vera. Saperlo tutto solo, spaventato e ferito in fondo a quel burrone mi fa impazzire" ha detto la donna. E ancora: "Mi faceva male il pensiero che mio figlio avesse passato giorni di sofferenza. Quando i medici mi hanno parlato di coma, incoscienza, ho tirato un sospiro di sollievo".

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