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Slot imposte con minacce: undici arresti nel casertano

Avrebbero imposto con violenza e minacce le “proprie” slot machine nel casertano: sette le persone finite in carcere, mentre per altre quattro sono scattati gli arresti domiciliari.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Undici persone sono finite nei guai nel corso dell'operazione "Golden Game" organizzata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ed affidata alla Guardia di Finanza della compagnia di Marcianise coordinata dal Comando Provinciale di Caserta. Le indagini hanno riguardato la presunta "imposizione" di slot machines con minacce da parte di esponenti del clan Belforte ed alcuni imprenditori.

Sette le persone finite in carcere, mentre per altre quattro sono scattati gli arresti domiciliari. Tra gli imprenditori coinvolti anche alcuni che erano stati coinvolti in un'operazione anti-camorra nel 2012 ma che avrebbero nonostante questo comunque continuato la gestione criminale del settore del gioco. Questo addirittura nonostante alcune delle loro ditte fossero già sotto amministrazione giudiziaria. I reati contestati agli undici indagati, a vario titolo, sono quelli di estorsione, intestazione fittizia di beni, illecita concorrenza con violenza e minaccia, con l'aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso al fine di agevolare, secondo gli inquirenti, l'organizzazione camorristica del clan Belforte. Nel corso dell'operazione, sono state sequestrate anche slot machines, del tipo "newslot", imposte in numerosi esercizi commerciali.

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