Sorpresa: il rapper Lucariello vuole candidarsi alle Europee 2019 col Movimento 5 Stelle

Lucariello, al secolo Luca Caiazzo, 42 anni, rapper storico della scena napoletana , originario del quartiere Scampia, ha avanzato la proposta di candidatura al Parlamento Europeo con il Movimento 5 Stelle. Ora la proposta andrà vagliata dal M5S anche se fonti campane riferiscono che il cantante abbia buone possibilità di trovare il suo nome in lista alle Europee di maggio 2019. Ovviamente, come è nello stile pentastellato, l'annuncio è arrivato a mezzo social, su Faceobok: "In questi anni – spiega Lucariello – ho girato tanto, ho visto le ingiustizie e i talenti sprecati, la bellezza e la forza della mia gente. Mi sono sentito tradito dalle ideologie e dai partiti che non sono più capaci di dare risposte, ho trovato nel Movimento una nuova speranza attiva. Troppi sono bravi a lamentarsi e indignarsi, pochi vogliono impegnarsi e trovare soluzioni, per questo ho deciso di metterci il cuore e la faccia. Se deciderete di portarmi in Europa la partita che mi interessa è quella del Sud".
Lucariello è noto anche per il suo sostegno allo scrittore Roberto Saviano: all'epoca delle minacce dei Casalesi che costarono la scorta a Saviano scrisse la dura canzone "Cappotto di legno" (intendendo con questa locuzione una bara, secondo il gergo in uso a determinate organizzazioni criminali). Nel 2014 insieme al rapper Ntò compose e cantò "Nuje vulimme ‘na speranza" sigla finale della serie televisiva Gomorra. Non è chiaro però come oggi si concilieranno le sue idee verso Saviano che è uno dei personaggi del modo dei media e culturali più critico verso il duo M5S – Lega Nord di Matteo Salvini. "Bisogna semplificare e incrementare l'accesso ai fondi europei per i giovani residenti al sud. Ho visto troppi ragazzi pieni di idee e capacità andarsene all’estero – scrive Luca Caiazzo su Facebook descrivendo il suo programma -. Per i burocrati e i grandi gruppi finanziari che monopolizzano le istituzioni europee siamo solo numeri. Diritti sociali, sanità, scuole, sono solo cifre di un saldo". Molti gli auguri sotto il post di Facebook ma spunta anche qualche critica, inevitabile vista la decisione.