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Mezzo quintale di datteri di mare a Sorrento. Scattano le denunce: è illegale pescarli

I militari della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, nella notte, hanno colto in flagrante tre pescatori di frodo che, nell’area marina protetta di Punta Campanella, nella Penisola Sorrentina, erano riusciti ad accaparrarsi 50 chilogrammi di datteri di mare, la cui pesca è vietata dalla legge.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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NAPOLI – Tre pescatori di frodo sono stati denunciati dai militari della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia: i tre erano riusciti ad accaparrarsi 50 chilogrammi di datteri di mare, la cui pesca è vietata dalla legge, nell'area marina protetta di Punta Campanella, nella Penisola Sorrentina. Gli uomini della Guardia Costiera, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, sono riusciti a beccare i tre soggetti, già noti alle forze dell'ordine in quanto pescatori di frodo, in flagranza di reato e a sequestrare l'ingente quantitativo di datteri di mare.

Tramite le indagini, i militari sono riusciti a ricostruire la dinamica dell'azione delittuosa dei tre uomini, che hanno raggiunto l'area marina protetta nella notte, tramite una imbarcazione, per eludere proprio la sorveglianza della Guardia Costiera. Il capillare controllo del territorio proprio per impedire il fenomeno della pesca di frodo e il danneggiamento dei fondali marini, ha permesso agli uomini della Capitaneria di Porti di cogliere in flagrante i tre uomini, che sono stati denunciati per reati come il reato ambientale e la ricettazione: i pescatori di frodo, infatti, usano vendere i datteri di mare pescati illegalmente a ristoranti ed attività commerciali.

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