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Spari contro due bar di piazza Trieste e Trento, i testimoni: “Poteva essere una tragedia”

I testimoni degli spari contro i due bar in piazza Trieste e Trento: “Poteva essere una tragedia. Appena cinque minuti prima, c’erano dei clienti seduti ai tavolini e poco più in là alcuni ragazzi”. L’episodio è avvenuto nella notte, attorno alle due: diversi i colpi sparati all’impazzata contro i due bar.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Gli spari contro i due bar di piazza Trieste e Trento, nel cuore di Napoli, potevano causare una vera e propria tragedia. Lo affermano i testimoni presenti sul luogo della sparatoria, tra cui i proprietari del Caffè Monidee, uno dei due locali raggiunti dai proiettili stessi. "Appena cinque minuti prima, c'erano dei clienti seduti ai tavolini", hanno spiegato, "e quando hanno aperto il fuoco, un gruppo di ragazzi era presente poco più in là. Poteva essere una tragedia.

Uno dei vetri spaccati da un proiettili in piazza Trieste e Trento.
Uno dei vetri spaccati da un proiettili in piazza Trieste e Trento.

I proprietari del locale hanno anche raccontato la dinamica della sparatoria: attorno all'una e mezza di notte, una volante della polizia si era appena allontanata dalla zona, quando "è arrivato uno scooter con due persone a bordo, che hanno aperto il fuoco in direzione del marciapiedi". I proprietari del bar non escludono che qualcuno possa averli avvertiti dell'allontanamento della volante, dando così il via libero all'agguato, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti, con i fori dei proiettili che hanno raggiunto ogni cosa, comprese fioriere e vetrate. Anche il gestore di un chiosco lì vicino ha assistito al tutto. "Ero presente, è stata una vera e propria sventagliata. Qua serve un servizio di videosorveglianza di alto livello, perché purtroppo la polizia non può intervenire in tempo reale".

Sulla vicenda è intervenuto anche Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, che ha spiegato: "Oramai ci troviamo davanti a una vera e propria dichiarazione di guerra alla città e ai commercianti. La criminalità a Napoli è oramai fuori controllo, tanto da arrivare a sparare ad altezza d’uomo a due passi dal palazzo della Prefettura". Borrelli ha quindi puntato il dito contro i presunti responsabili, che a suo avviso potrebbero essere "con ogni probabilità dei soggetti legati a vario titolo alle famiglie camorristiche dei Quartieri Spagnoli. Si tratta in alcuni casi di minorenni che sono già perfettamente integrati nel tessuto criminale. Non devono esserci esitazioni da parte di magistratura e forze dell’ordine. Queste persone devono essere arrestate quanto prima", ha quindi concluso il consigliere regionale del Sole che Ride.

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