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Spari contro la caserma dei carabinieri, presidio di solidarietà a Secondigliano

Stamane si è svolto un presidio di solidarietà davanti alla caserma dei carabinieri di Secondigliano, dove martedì è stata scaricata una raffica di colpi di Kalashnikov. Presenti alcuni esponenti dei Verdi tra cui il consigliere regionale Francesco Borrelli.
A cura di An. Mar.
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Si è svolto stamattina il presidio di solidarietà dei Verdi di Napoli davanti alla caserma dei carabinieri di Secondigliano, dove martedì è stata scaricata una raffica di colpi di Kalashnikov. Alcuni esponenti dei Verdi tra cui il consigliere regionale Francesco Borrelli, hanno mostrato dei cartelli con la scritta "sparateci tutti". E mentre proseguono le indagini per identificare i responsabili, anche il candidato sindaco di Napoli, Gianni Lettieri, questa mattina si è recato in visita presso la caserma dei carabinieri a Secondigliano. "Ho voluto, in questo modo, portare la mia personale solidarietà ai militari dell'Arma che – si legge in una nota – combattono con coraggio per difendere i cittadini quotidianamente. Li ho ringraziati – ha aggiunto Lettieri – per lo straordinario lavoro che svolgono quotidianamente in un territorio difficile e gli ho testimoniato la vicinanza di tutta la città. Garantire la sicurezza dei cittadini dev'essere l'impegno prioritario per un sindaco", ha concluso.

Anche candidato sindaco del M5S Matteo Brambilla ha annunciato la visita alla caserma dell'Arma di Secondigliano, per portare la loro solidarietà ai militari in servizio. "Chiediamo – hanno dichiarato Puglia e Brambilla – un'azione robusta ai ministeri dell'Interno e della Difesa affinché mettano in campo ogni energia per catturare chi ha voluto intimidire i nostri carabinieri. Ora è il momento in cui lo Stato deve farsi sentire. Ci aspettiamo massicci controlli fintanto non vengano presi gli assalitori". "Non bisogna dimenticare – hanno sottolineato i due esponenti del Movimento 5 Stelle – che quartieri come Secondigliano e Scampia attendono da anni interventi strutturali che sono sfumati come sfumeranno le chiacchiere di quanti, in questi giorni di campagna elettorale, non perdono tempo nel farci ascoltare le loro vacue promesse, salvo sparire per altri cinque anni. In territori dove cresce la desertificazione e non si creano adeguate alternative, diventa impossibile un'opera di recupero di ragazzi che non troveranno altra via da percorrere che quella del crimine. Lo Stato deve far sentire la sua presenza non soltanto indossando una divisa, ma attraverso investimenti che diano un nuovo volto a questi quartieri. Il disagio va a braccetto con il degrado. Fenomeni dei quali – hanno concluso – si alimenta la criminalità organizzata".

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