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Spari davanti al bar a Castellammare, Luciano Martire arrestato per tentato omicidio

Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Castellammare di Stabia hanno arrestato Luciano Martire, gravemente indiziato per il tentato omicidio di un ragazzo di 23 anni avvenuto due anni fa in provincia di Napoli: l’uomo è ritenuto l’autista che aveva accompagnato Gaetano Cavallaro, che aveva materialmente aperto il fuoco contro il giovane.
A cura di Nico Falco
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Avrebbe accompagnato il sicario che ha aperto il fuoco contro Christofer Lambiase Grimaldi, gambizzato circa due anni fa a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Gravemente indiziato di tentato omicidio e porto illegale di pistola, è finito in carcere Luciano Martire, destinatario di una ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere eseguita questa mattina, 10 aprile, dagli agenti del commissariato locale della Polizia di Stato. I fatti risalgono al 23 maggio 2017, era di sera. Lambiase, legato da vincoli di parentela a personaggi che gravitano nell'orbita del clan Cesarano, si trovava nei pressi del bar Internet Caffè all'ingresso del rione Venezia, a Castellammare di Stabia. Arrivarono in due, su uno scooter, e aprirono il fuoco, esplodendo diversi colpi di pistola. Il ragazzo, 23 anni, fu ferito da una pallottola alla coscia sinistra; fu portato d'urgenza al Pronto Soccorso dell'ospedale San Leonardo, dove i medici decisero il ricovero in via cautelativa ma esclusero il pericolo di vita.

I due, aveva raccontato la vittima, erano in entrati in azione col volto coperto da caschi integrali e gli avevano sparato senza dire nulla. Secondo la ricostruzione a guidare quello scooter era Luciano Martire. La persona che aveva sparato, invece, era stata identificata poco dopo dalla polizia, coordinata nelle indagini dalla Procura di Torre Annunziata: per quell'episodio era stato arrestato Gaetano Cavallaro, che l'8 giugno 2018 è stato condannato a sei anni e sei mesi di reclusione con processo con rito abbreviato, con sentenza emessa dal gip l'8 giugno 2018. Luciano Martire è stato rinchiuso nella casa circondariale di Poggioreale a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

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