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Spostamenti tra regioni dal 3 giugno, De Luca: “Scelta incomprensibile”

In una nota, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca si è espresso sulla decisione del governo di autorizzare nuovamente gli spostamenti tra le regioni a partire da mercoledì 3 giugno. “Non comprendiamo le ragioni che hanno portato alla riapertura generalizzata” ha detto il governatore campano.
A cura di Valerio Papadia
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Secondo quanto deciso dal governo, a partire da mercoledì 3 giugno, si potrà nuovamente spostarsi da regione a regione, dopo quasi tre mesi dalla chiusura di tutti i confini imposta dal lockdown. Una decisione che, se può far felice molti, ha sicuramente incontrato la disapprovazione o quantomeno la perplessità di altri, come il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che, in una nota, ha fatto sapere di non comprendere le motivazioni che abbiano spinto il governo a prendere una decisione del genere.

"Apprendiamo che ci si avvia dalla prossima settimana a una ripresa della mobilità generalizzata tra le regioni. La Campania è da sempre impegnata a tutela dell'unità nazionale. Abbiamo riconfermato la nostra solidarietà incondizionata ai nostri concittadini della Lombardia, e al Presidente Fontana rispetto ad aggressioni che nulla hanno a che vedere con un dibattito politico e di merito civile. Noi non abbiamo dimenticato neanche per un attimo, la tragedia immane che ha colpito tanti territori lombardi e tante famiglie. Ciò premesso, riteniamo di dover sottolineare che davvero non si comprende quali siano le ragioni di merito che possono motivare un provvedimento di apertura generalizzata e la non limitazione della mobilità nemmeno per le province ancora interessate pesantemente dal contagio" si legge nella nota dell'amministrazione regionale campana.

"Si poteva decidere semplicemente – togliendo i nomi delle regioni – che i territori nei quali nell'ultimo mese c'era stato un livello di contagi giornalieri superiore a un numero prefissato (200, 250, 300) fossero sottoposti a limitazioni nella mobilità per un altro breve periodo. Se la mia regione avesse ancora oggi un livello di contagio elevato, non esiterei a chiedere io, per un dovere di responsabilità nazionale, una limitazione della mobilità per i miei concittadini. Ciò detto, valuteremo le decisioni del governo, se e quando saranno formalizzate. Adotteremo, senza isterie e in modo responsabile, insieme ai protocolli di sicurezza già vigenti, controlli e test rapidi con accresciuta attenzione per prevenire per quanto possibile, il sorgere nella nostra regione di nuovi focolai epidemici" conclude la nota.

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