Stadio San Paolo, ecco l’accordo: per il Napoli 650mila euro di canone per 2 anni
Dopo la pausa estiva comincia finalmente a delinearsi il futuro dello stadio San Paolo per i prossimi anni. Il vertice di giovedì pomeriggio tra Comune e Calcio Napoli, tenutosi nell'arena flegrea prima del match di Europa League, sembra il primo passo per la chiusura definitiva dell'accorso tra la società Calcio Napoli di Aurelio De Laurentiis e l'Amministrazione partenopea. Dopo le scintille tra il sindaco, Luigi de Magistris e il patron degli azzurri che hanno preceduto il concerto di Vasco Rossi al San Paolo, l'atmosfera è più distesa. Nei giorni scorsi gli avvocati del Napoli hanno preso visione del testo della convenzione ponte che il Comune propone alla società calcistica. Tra le richieste di Palazzo San Giacomo ha messo la presa in carico delle spese di pulizia e di gestione dell’impianto da parte della società azzurra. La durata della convenzione ha una durata di due anni.
L'accordo: 650mila e la pulizia dello stadio
La parola spetta ora al Consiglio comunale, intanto i delegati della società Calcio Napoli presenti ieri all'incontro insieme al patron hanno accettato le condizioni imposte dal Comune. Il piano prevede un canone di circa 650mila euro da comprendente la copertura dei costi tra cui elettricità, gasolio, servizi igienici, manutenzione ordinaria e guardiania della struttura) e il canone pubblicitario per ogni partita (circa 2500 euro). In cambio l'Amministrazione rinuncerà alla percentuale sugli incassi dei biglietti. Tra gli oneri del Napoli anche il servizio di pulizia prima e dopo le partite i cui costi si aggirano sui 350mila euro l'anno e il pagamento di una fetta dei costi della dispersione idrica (44mila euro). Sì anche agli eventi allo stadio flegreo. L'arena potrà ospitare eventi estivi dalla prima data utile dopo l’ultimo match della stagione del Napoli, ovvero fino al 4-5 luglio.