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Strage del bus in Irpinia, il perito contro Autostrade: “Scarsa manutenzione”

Si è svolta la perizia disposta dal Tribunale di Avellino sulla morte di 40 passeggeri dell’autobus che, nel 2013, precipitò dal viadotto Acqualonga dell’Autostrada A16, a Monteforte Irpino. Il perito punta il dito contro Autostrada: secondo l’esperto, se le manutenzione delle barriere fosse stata perfetta, non ci sarebbe stata nessuna strage.
A cura di Valerio Papadia
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Un'immagine del terribile incidente
Un'immagine del terribile incidente

Sono da poco passati 5 anni da quel 28 luglio del 2013, da quando cioè un autobus precipitò sul viadotto Acqualonga dell'Autostrada A16 a Monteforte Irpino, nella provincia di Avellino, causando la morte di 40 passeggeri, tutti originari di Pozzuoli, nella provincia di Napoli. Dopo un lustro, continua il processo per cercare di individuare i colpevoli della strage. Così, nell'ambito del processo che vede imputate 15 persone, tra cui i vertici di allora di Autostrade, è stata depositata la perizia disposta dal Tribunale di Avellino: secondo il professore Felice Giuliani – come riporta Repubblica – docente di Ingegneria a Parma, se la manutenzione delle barriere fosse stata perfetta, non si sarebbe parlato di alcuna strage.

La perizia disposta dai magistrati, dunque, punta il dito contro Autostrade. "L'autobus, pur nella sua terribile deriva, sarebbe stato concretamente trattenuto in carreggiata, fino al suo arresto definitivo, dalla barriera new jersey solo nel caso in cui essa fosse stata correttamente manutenuta, come avrebbe dovuto e invece non fu" scrive il professor Giuliani. Analoghe conclusioni erano state tratte anche dopo la perizia della Procura di Avellino. L'esito della nuova perizia sarà ora oggetto di contraddittorio da parte dei periti di Autostrade.

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