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Strage del bus in Irpinia, il perito: “Freni bloccati prima di precipitare nel burrone”

È quanto dichiarato dall’ingegnere che, dal primo momento, è stato incaricato dal Tribunale di Avellino di effettuare una perizia sull’autobus precipitato in un burrone in Irpinia nel 2013. Nell’incidente persero la vita 40 persone.
A cura di Valerio Papadia
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Nel corso dell'udienza svoltasi oggi in un'aula del Tribunale di Avellino sono emersi nuovi particolari sulla tragedia del bus precipitato in un burrone in Irpinia il 29 luglio del 2013, nella quale persero la vita 40 persone. L'ingegnere Alessandro Lima, il perito incaricato dal Tribunale di Avellino sin dall'inizio di redigere un rapporto sulle cause che portarono l'autobus a precipitare in un burrone sull'autostrada A16 Napoli Canosa. "Fu un guasto meccanico a determinare la compromissione dell'impianto frenante del bus" ha dichiarato in aula l'ingegnere.

"Il bus, qualche chilometro prima del viadotto, subì la rottura del giunto cardanico e la conseguente perdita dell'albero di trasmissione, che a sua volta determinò il blocco dell'impianto frenante" ha dichiarato Lima durante la sua deposizione. La prossima udienza del processo – che vede indagate 15 persone, di cui dodici ex dirigenti o personale ancora impiegato nella società Autostrade per l'Italia, accusate a vario titolo di omicidio plurimo colposo, disastro colposo e falso in atto pubblico – è stata fissata per il prossimo 17 febbraio.

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