Strage migranti: a Napoli blitz in Comune e bandiere a mezz’asta

Mobilitazioni ed azioni di protesta si sono svolte in tutta Italia a seguito della strage nel canale di Sicilia con la morte di oltre 900 migranti annegati mentre provavano a raggiungere le cose italiane. A Napoli, nel pomeriggio di ieri, un gruppo di studenti del coordinamento studentesco K.a.o.s. ha fatto irruzione nella sede del consiglio comunale di Napoli in Via Verdi. Gli studenti hanno ammainato la bandiera dell'Unione Europea, posta all'esterno dell'edificio al primo piano, ed hanno esposto un drappo nero in segno di lutto. I giovani dei collettivi hanno chiesto al Comune che venga osservato un minuto di silenzio nelle scuole superiori della città. "Dinanzi a fatti gravissimi come quelli accaduti nella notte tra Sabato e Domenica siamo convinti che i luoghi della formazione non possano restare indifferenti e debbano essere messi al centro di un coinvolgimento non solo emotivo, che consenta agli stessi studenti di sapere e prendere posizione" si legge nella nota stampa diffusa dal coordinamento K.a.o.s.

"Siamo stanchi dei Je Suis solo quando le stragi riguardano cittadini bianchi ed europei" hanno spiegato gli studenti. Dal balcone del primo piano del palazzo del consiglio comunale è stato esposto uno striscione che recitava "1 minuto di silenzio, la dignità viene dal mare". Nel tardo pomeriggio, l'ufficio stampa del Comune di Napoli ha reso noto che il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha disposto che sui palazzi comunali di San Giacomo e via Verdi le bandiere siano a mezz'asta nella giornata di oggi, in memoria delle vittime migranti nel canale di Sicilia. Anche in Sala Giunta il gonfalone della città è listato a lutto. Nella mattinata di oggi gli studenti osserveranno un minuto di silenzio in diversi istituti superiori della città, mentre nel primo pomeriggio incontreranno l'Assessore all'Istruzione del Comune di Napoli Anna Maria Palmieri.