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Studentessa molestata: appello al soccorritore che ha sventato l’aggressione

Asia ha sporto denuncia in Questura, intanto si cerca l’uomo che l’ha salvata mettendo in fuga gli aggressori. Domani in piazza i collettivi studenteschi ed i centri sociali per una manifestazione antifascista al Vomero.
A cura di Antonio Musella
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Si è recata stamattina in Questura insieme ai suoi genitori, Asia la studentessa 17enne, che la sera del 17 novembre è stata vittima di una aggressione con molestie sessuali a Napoli in via Caldieri al Vomero, ad opera di quattro persone che l'hanno minacciata con un coltello. La giovane attivista dell'ex Opg occupato "Je so pazz", ha detto di aver riconosciuto i suoi aggressori come militanti dell'organizzazione di estrema destra Casa Pound, che da parte sua ha smentito l'accusa minacciando querele. Oggi la denuncia formale presentata in Questura ha dato il via alle indagini da parte degli uomini della Digos.

Si cerca il passante che ha salvato Asia

La 17enne è stata avvicinata da quattro uomini nella serata di martedì 17 novembre. Mentre in tre controllavano la strada, il più anziano, intorno ai quarant'anni, le ha puntato un coltello alla gola procurandole un taglio, dopo ha cominciato a palparla e a intimarle di stare zitta e di non urlare. L'intervento di un passante ha messo in fuga gli aggressori: un uomo ha visto la scena dalla strada ed ha cominciato ad urlare contro i quattro correndogli incontro. A quel punto il gruppo si è dato alla fuga allontanandosi a piedi rapidamente. Il passante ha soccorso Asia accompagnandola a casa dei suoi genitori assicurandosi che fosse al sicuro. Ora gli attivisti dell'ex Opg "Je so pazz" lanciano un appello per rintracciare il soccorritore. La studentessa ha detto di essere in grado di riconoscere i suoi aggressori e di averli visti qualche giorno prima nei pressi della sua abitazione con indosso le magliette di Casa Pound ben in mostra. La testimonianza dell'uomo che ha soccorso Asia potrebbe essere determinante per permettere agli inquirenti di risalire agli aggressori. "Chi ha visto si faccia avanti e ci aiuti" riferiscono a Fanpage gli attivisti di "Je so Pazz" che in questi giorni stanno cercando per le strade intorno a piazza Quattro Giornate l'uomo che è riuscito a mettere in salvo la giovane studentessa dei collettivi.

I collettivi ritornano in piazza

La prognosi per il taglio riportato alla gola da Asia è di due giorni, ma probabilmente le cose potevano andare molto peggio. La studentessa è stata ferita dalla pressione del coltello del suo aggressore sul suo collo che le ha procurato una ferita marginale. Stando a quanto apprende Fanpage, negli uffici della Questura non sono stati mostrati alla giovane foto segnaletiche per riconoscere gli autori della violenza, nonostante la ragazza abbia più volte ribadito di essere in grado di riconoscere il volto di chi l'ha molestata. Dopo la conferenza stampa di ieri, oggi i collettivi studenteschi ed alcuni centri sociali cittadini hanno presidiato piazza Quattro Giornate e svolto un lungo volantinaggio nel quartiere dove molti commercianti hanno espresso la loro solidarietà alle giovane studentessa aggredita. Per venerdì i collettivi studenteschi, insieme agli attivisti di "Je so Pazz", hanno convocato una manifestazione antifascista che partirà alle 9:30 sempre da piazza Quattro Giornate attraversando le vie del Vomero ed anche il luogo dell'aggressione in via Caldieri.

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