Studentessa morta a Fisciano, l’ateneo si costituisce parte civile nel processo
Mentre si celebrano i funerali di Francesca Bilotti, la studentessa 23enne investita nella mattinata di lunedì 24 novembre, al terminal dei bus nel campus di Fisciano, il rettore Tommasetti, annuncia che l'Università valuterà l'opportunità di costituirsi parte civile nel processo sulla morte della giovane. La decisione arriva a 24ore dalla tragedia che ha visto la morte della giovane in un incidente la cui dinamica conserva molti aspetti poco chiari.
Nell'esprimere il cordoglio per la famiglia della studentessa di Giffoni Valle Piana Aurelio Tommasetti si dice certo che «l'autorità giudiziaria inquirente farà piena luce sulla dinamica dell'incidente, accertando a nome dell'intera comunità universitaria, e perseguendo eventuali responsabilità, anche grazie alle immagini fornite dal sistema di videosorveglianza messe a disposizione dall'Università – ha aggiunto il rettore – L'Ateneo, nel ribadire totale disponibilità a tutti gli accertamenti del caso, preannuncia la sua intenzione di valutare l'opportunità di costituirsi parte civile nel processo penale a fianco della famiglia, a tutela della reputazione dell'Ateneo e avendo sempre come priorità gli interessi dei nostri studenti», ha concluso Tommasetti. Nel piccolo comune del Salernitano è stato proclamato il lutto cittadino mentre, per l'intera giornata di oggi, anche l'Ateneo salernitano ha sospeso tutte le attività didattiche. La dinamica dell'incidente è al centro dell'indagine aperta sul caso. Sono attualmente al vaglio degli inquirenti le testimonianze di coloro che erano presenti sul posto. Gli esami alcolemico e tossicologico effettuato sull’autista guida dell'autobus di linea Sita, che ieri ha investito e ucciso Francesca Bilotti è stato hanno dato esito negativo. L’uomo, che tra cinque mesi andrà in pensione, è oraindagato per omicidio colposo.