Studio Svimez: la Campania non attrae le imprese. Colpa di camorra e trasporti carenti
Il Sud non è terra di imprese. È quanto rivela lo studio “L’attrattività percepita di regioni e province del Mezzogiorno per gli investimenti produttivi” di Dario Musolino, pubblicato sull’ultimo numero della Rivista Economica del Mezzogiorno, trimestrale della Svimez diretto da Riccardo Padovani ed edito da Il Mulino. Nella ricerca condotta per l'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno, il Meridione appare agli imprenditori più arretrato di quanto non sia in realtà. L’analisi, infatti, mette a confronto il divario percepito dagli imprenditori a livello soggettivo con quello reale attestato del Pil nelle varie regioni. Condotto su un campione di 225 imprese di diversi settori con sede in Italia, lo studio si propone di individuare in quali regioni e province italiane gli imprenditori scelgono di insediare un’azienda, e per quali motivi. I risultati non cambiano per tipologia d’impresa.
Napoli tra le ultime province scelte dagli investitori
È la Lombardia, con un punteggio superiore a 4 su 5, la regione preferita dagli imprenditori italiani per innestare nuove imprese. Seguono Emilia Romagna (3,92), Veneto (3,86), Piemonte (3,58). Andando invece a Sud, l’Abruzzo si conferma in testa alle regioni meridionali: la prima provincia che si incontra è Pescara (2,6), seguita da Chieti (2,59) e Teramo (2,58), a pari merito con Aosta, poco distante da L’Aquila (2,56). Bari invece registra un punteggio di 2,49, Taranto, Foggia e Lecce sono allineate sul 2,43. Napoli, invce, si colloca sotto la soglia del 2 con un punteggio di 1,98, quasi allineata con Salerno (1,97).
Cosa allontana gli imprenditori dal Sud?
Che cosa respinge gli imprenditori al Sud? Secondo 1 su 4 degli imprenditori intervistati il l'ostacolo maggior nell'innestare un impresa nel Mezzogiorno è la carenza del sistema di trasporto. Influenza le scelte dei potenziali investitoti anche la debolezza del sistema, intesa come presenza di clienti, fornitori e altre imprese. Non ultimo come fattore di influenza è la presenza della criminalità organizzata. A spaventare la gli imprenditori non è solo la camorra ma anche l’inefficienza della pubblica amministrazione.