Stuprato dal branco a 13 anni: le violenze scoperte dalla madre
Sono stati la determinazione e il coraggio della madre a scoperchiare il vaso di Pandora in cui era finito il ragazzino 13enne di Giugliano (Napoli), affetto da lieve disabilità mentale, vittima per quattro anni di ripetuti abusi sessuali da parte di un gruppo di undici coetanei. La donna, preoccupata dai segnali di allarme e vedendo che il figlio si era chiuso sempre di più in sé stesso, presa dalla disperazione, ha cominciato a seguirlo di nascosto, allarmata anche da alcuni conoscenti, che si erano rivolti a lei dicendole: "Controlla chi sono gli amici di tuo figlio".
La donna così, dopo nel corso dei pedinamenti, in un'occasione, è stata costretta a vedere quello che nessuna madre vorrebbe: il proprio figlio violentato da un branco di coetanei. Ad inizio gennaio, così, si è recata dai carabinieri della compagnia di Giugliano, guidati dal capitano Antonio De Lise che, dopo circa due mesi di indagini discrete, hanno portato agli arresti delle scorse ore.
