Stupro a Marechiaro, sui social commenti choc: “Tutto inventato”
La vicenda della ragazza violentata a Marechiaro continua ad avere risonanza. Stavolta però non per quanto riguarda le indagini volte a chiarire responsabilità e colpe nella storia, ma bensì per la "gogna mediatica" scattata nei confronti della ragazza. E la mente torna all'episodio di Pimonte, dove dopo aver puntato il dito contro la giovane violentata, la stessa fu costretta a scappare con la famiglia in Germania per sottrarsi alle accuse nei suoi confronti, che l'avevano resa da "vittima" a "carnefice".
Qualcosa del genere sta accadendo anche con la ragazza vittima dello stupro di Marechiaro, con commenti social anche pesanti nei suoi confronti. E' quanto denunciato anche da Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, che a La Radiazza, programma radiofonico condotto con Gianni Simioli, ha spiegato: "Facciamo in modo di non ripetere con la ragazza che ha denunciato di essere stata violentata sugli scogli di Marechiaro gli stessi errori commessi con la ragazza violentata a Pimonte che è stata costretta a scappare in Germania con la sua famiglia perché non resisteva più ai commenti e alle voci messe in giro contro di lei dai suoi concittadini. La polizia postale intervenga subito per frenare questa che si preannuncia una gogna mediatica tesa a difendere gli accusati che, a quanto pare, sarebbero rampolli di famiglie posillipine" ha proseguito Borrelli, per il quale "è vero che bisogna aspettare l’esito delle indagini in corso e le sentenze della Magistratura, ma, nel frattempo, non si può prendere di mira con offese squallide quella che, al momento, è la vittima di questa brutta vicenda".