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Sui barattoli Nutella spuntano le frasi in napoletano

È la nuova campagna pubblicitaria “Nutella parla come te” del marchio Ferrero. Le etichette dei barattoli riportano frasi in dialetto per diverse aree regionali de nostro Paese.
A cura di Angela Marino
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Nutella parla come te. È questo il claim della nuova campagna pubblicitaria del marchio Ferrero per la intramontabile crema crema al cioccolato e nocciola, meglio nota come Nutella. Il brand ha ideato per il suo prodotto di punta barattoli personalizzati, secondo una tendenza diffusa nel mercato. Sui barattoli della deliziosa crema che troveremo presto sugli scaffali, i creativi della Ferrero, hanno pensato di apporre etichette con frasi e modi dire regionali. Per ogni area dialettale della nostra regione Nutella ha creato dei divertenti barattoli che recitano sulle etichette espressioni tipiche locali. La Campania è stata catalogata nell'area 14 che comprende Napoli, Caserta, Benevento, Avellino, Salerno, Isernia, Campobasso, Potenza .

Le 8 frasi in napoletano sui barattoli Nutella

Sul suo sito, dove ha riportato tutte le aree regionali con le rispettive frasi in dialetto, Nutella ha elencato le 8 frasi scelte per ciascuna partizione regionale, specificandone anche l'origine e il significato.  Ecco quali sono:

"Uaglió!"ragazzo; una delle parole bandiera del napoletano – spiegano sul sito – benché largamente nota anche in molte altre zone del Mezzogiorno, fino all’Abruzzo

"jamm’bbèll" ‘andiamo, su!’; altra espressione bandiera, usata sia in senso positivo, cioè ‘forza, diamoci da fare’, sia negativo (un po’ come uffa, sbrigatevi!).

"muvìmm’c"! ‘muoviamoci!’;

"comm’staje?" ‘come stai’?; saluto usatissimo, a qualsiasi orario, in genere accompagnato da stai bbuón’?, se ci si rivolge a un uomo, o da stai bbòn’? se l’interlocutore è una donna

"oi nì!" ‘ehi, piccolo!’. Ancora tipico del dialetto più stretto, nella stessa Napoli, può essere usato anche in senso ironico, con persone adulte, o per esprimere un senso di fastidio (oi nì, ma tu stai sèmp’ arrèt’ a mme? ‘ehi, bimbo, ma tu mi stai sempre dietro?’). L’equivalente femminile è oi né;

uhé picceré! ‘ehi, piccolina!’; espressione di uso comune, e ancor oggi carica di venature affettive. La variante maschile è uhé piccerì!

"uhé, uhé"! ‘ehi!’; è l’interiezione tipica napoletana, che, ripetuta due volte, può fungere da saluto informale. Quando è usata una vota sola, in genere si accompagna al nome della persona a cui ci si rivolge, con troncamento (Uhé, Miché! / Uhé, Peppì!).

"e vir’ tu!" Signifi ca ‘certo, certamente’, ‘che domande mi fai’, come in ma stasera ce v’rimm’? / e vvir’ tu! ‘ma stasera ci vediamo?’ ‘certo, che domande mi fai?’.

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