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Tangenziale di Napoli, in arrivo nel 2015 l’aumento del pedaggio

Il nuovo piano tariffario proposto dal ministro Lupi prevede un incremento di +1,89% sul costo del pedaggio della A56, ovvero la Tangenziale di Napoli. Si passerebbe dagli attuali di 0,95 centesimi a un euro. Protestano utenti e associazioni di consumatori.
A cura di An. Mar.
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Stangata in arrivo per gli automobilisti. Il nuovo piano di adeguamento delle tariffe autostradali proposto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, prevede per la Tangenziale di Napoli un aumento pari all'1,89%. Il costo del pedaggio passerà, così, all'inizio del 2015, dagli attuali 0,95 centesimi ad 1 euro. Dunque l'ennesima batosta, un ulteriore arrotondamento in eccesso – come quello che ha visto scattare l'aumento da 90 a 95 centesimi l'anno scorso – per l'A56, asse di attraversamento urbano della città partenopea lungo circa 20 chilometri, che registra ogni giorno ben 270mila attraversamenti, per un introito annuo di 80 milioni di euro.

"È giusto ricordare – sottolineano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli, conduttori del programma radiofonico La radiazza – che la Tangenziale di Napoli è l'unico asse viario in Europa interno a una città a pagamento. Per restare in Italia, a Torino e Milano si paga solo in pochi punti ma per le tratte esterne alle città. In origine il pedaggio a Napoli sarebbe dovuto servire a ripagarne le spese di costruzione, finanziate con capitale interamente privato. L’accordo con l’Anas ne prevedeva la permanenza fino al 2001. L’accordo è scaduto ma il ‘biglietto’ è rimasto in vita senza motivazioni ufficiali  per 7 anni, dal 2001 al 2008, anno in cui è stato firmato un nuovo accordo. Purtroppo fino ad oggi non è stato possibile sottrarre questa strada alla gestione privata e ottenere il pedaggio solo per per chi esce o entra dalla città e non per i caselli interni. Ciò nonostante proporremo all'Unione Europea questa gravissima sperequazione che penalizza e tartassa ingiustamente i napoletani".

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