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Tangenziale di Napoli, il Comune rivuole 6 milioni di euro di pedaggi versati ad Anas

Palazzo San Giacomo vuole indietro i circa sei milioni di euro che vengono versati, come da convenzione, ad Anas. Si tratta del 35% degli incassi ricavati dai pedaggi della Tangenziale di Napoli, che attualmente vengono versati ad Anas ed allo Stato Italiano. “Soldi che possono essere utilizzati per le manutenzioni, oggi a carico del Comune”, ha spiegato l’assessore Calabrese.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il Comune di Napoli alza il tiro, e chiede al governo centrale di restituire circa sei milioni di euro: vale a dire, la quota degli incassi dei pedaggi della Tangenziale di Napoli che vengono versati, come da convenzione, ad Anas ed allo Stato Italiano. Una quota che equivale al 35% dei pedaggi che vengono pagati quotidianamente dai napoletani.

Un pedaggio che al momento è pari ad un euro (quota fissa, ovvero a forfait, con pagamento in uscita, indipendentemente dalla distanza percorsa), con un traffico attualmente pari a poco meno di trecentomila vetture al giorno, e che genera circa sei milioni di euro al mese di entrate. In realtà, inizialmente il pedaggio sarebbe dovuto servire a ripagare le spese di costruzione della Tangenziale stessa (che era stata realizzata con capitale interamente privato) e comunque fino al 2001. Ma dopo la sua scadenza, il pedaggio restò senza motivazioni ufficiali e fino al 2008, quando fu firmato un nuovo accordo: al momento, gli incassi servono per il finanziamento degli interventi in Zona Ospedaliera, unica ad avere solo un'uscita e non un ingresso, attualmente in fase di realizzazione.

Ma proprio quel 35% di incassi che, da convenzione, prende la strada di Roma è l'oggetto della discordia con Palazzo San Giacomo, che chiede invece che resti a Napoli visto anche l'enorme ammontare della cifra, pari a circa sei milioni di euro l'anno. "Da due anni con il sindaco e Tangenziale abbiamo intavolato un ragionamento per ridiscutere l'utilizzo dei pedaggi in città", ha spiegato l'assessore Calabrese, "Abbiamo chiesto e programmato una visita a Roma per settembre, in principio con il ministro Delrio, oggi con il successore Toninelli, visto che ogni anno circa 5-6 milioni di euro provenienti dai pedaggi tornano ad Anas e al ministero e non ci risulta che Anas abbia strade a Napoli. La nostra richiesta", ha spiegato ancora Calabrese, "è che questi soldi possano essere utilizzati per le manutenzioni delle rampe di accesso alla Tangenziale e dei grandi assi viari, oggi entrambi a carico del Comune che non ha grandi possibilità economiche. Inoltre, abbiamo chiesto anche che le rampe di accesso passino a Tangenziale", ha concluso ancora l'assessore partenopeo.

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