“Tasti – Tre pianoforti”, Renzo Rubino torna a Napoli per un concerto a sei mani in Chiesa

Arriva a Napoli lo spettacolo inedito che Renzo Rubino sta portando in giro per l'Italia. Si chiama "Tasti – Tre pianoforti" e come dice il titolo è un concerto a sei mani, uno spettacolo inedito per il musicista di Martina Franca – uno dei talenti più cristallini della musica italiana – che sta cominciando una nuova stagione artistica, un cambiamento radicale dopo il ritorno del 2017, quando pubblicò "Il gelato dopo il mare", quarto album dopo "Farfavole" (2011), "Poppins" (2013), "Secondo Rubino" (2014): un ritorno prodotto da Taketo Gohara e pubblicato nel 2018 in una nuova edizione che includeva anche "Custodire", brano presentato a Sanremo, palco su cui si è esibito più volte vincendo anche  il Premio della Critica “Mia Martini” nel 2013 con "Il Postino" e nel 2014 il terzo posto con "Ora" oltre al premio come Miglior arrangiamento assegnato dall’Orchestra dell’Ariston con "Per sempre e poi basta".

Dopo il tour Rubinoland, quindi, Rubino si rimette in gioco con nuove sonorità, come si legge nella presentazione dello show ("solo tasti bianchi e neri, per un concerto da camera che approderà nei club e nei teatri della Penisola") che questa sera fa tappa a Napoli nella suggestiva location della Chiesa di S. Severo Fuori Le Mura di Piazzetta S. Severo a Capodimonte, per una serata organizzata da Take Me To Church (qui l'evento su Facebook) che sarà aperta da Alessio Arena e che poi vedrà Rubino accompagnato da Roberto Esposito e Fabrizio "Flaco" Convertini. Il biglietto,c he costa 10 euro, comprende: ingresso al concerto + calice di vino e tarallo + visita conoscitiva della location (per cui bisognerà presentarsi alle 19).

Renzo Rubino sarà accompagnato da tre pianoforti, ma non mancheranno tastiere giocattolo, diamoniche a bocca, moog e tasti di varia natura oltre all'accompagnamento delle mani di Roberto Esposito, pianista che ha incantato (e collaborato con) artisti di fama internazionale come Philip Glass e Fabrizio Bosso, e quelle di Fabrizio “Faco” Convertini, pianista, amante delle sonorità elettroniche ma con una forte appartenenza al mondo classico. Sarà un percorso nella sua musica, "un concerto colorato da giochi, ironia e frammenti più intimi".