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Tentano di evadere dal carcere come in un film: sbarre segate e lenzuola calate dalle mura

Sbarre segate e lenzuola annodate per una lunghezza di 13 metri: in tre erano pronti a evadere dal carcere di Ariano Irpino, ma sono stati scoperti dalla polizia penitenziaria. Un episodio che ricorda quello di Robert Lisowski, il polacco evaso da Poggioreale lo scorso 25 agosto proprio calando un lenzuolo dal muro di cinta e poi catturato dopo poco più di 36 ore.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'ingresso del carcere di Ariano Irpino. [Foto @Sappe]
L'ingresso del carcere di Ariano Irpino. [Foto @Sappe]

Un tentativo di evasione dal carcere di Ariano Irpino è stato sventato in extremis dagli agenti di polizia penitenziaria. Lo ha comunicato il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe): i tre detenuti della Casa Circondariale di Ariano Irpino aveva studiato un piano da film poliziesco, con tanto di lenzuola calate dalle finestre e sbarre segate. Ma sono stati scoperti dagli agenti del carcere stesso, che hanno impedito che i tre si dileguassero nella notte facendo perdere le proprie tracce.

Si tratta di tre detenuti che da tempo erano "ospiti" della struttura detentiva irpina: un cittadino di origine africana, uno di origine rumena ed infine un omicida salernitano con una lunghissima pena definitiva da scontare, come spiegato da Emilio Fattorello, Segretario Nazionale per la Campania del Sappe. Tutto era pronto per compiere un'evasione probabilmente di notte: le inferriate erano state già segate e le lenzuola erano state annodate per una lunghezza di tredici metri, per calarsi dalle finestre e superare il muro di cinta. Ma sono stati scoperti e la loro evasione da film è finita prima di iniziare. Nella medesima operazione, gli agenti della polizia penitenziaria hanno anche trovato un coltello rudimentale e un telefono cellulare, entrambi ora sequestrati. Un tentativo di fuga, quello architettato dai tre detenuti, che ricorda quello messo in atto da Robert Lisowski, il polacco evaso da Poggioreale lo scorso 25 agosto proprio calando un lenzuolo dal muro di cinta e poi catturato dopo poco più di 36 ore nel Borgo Loreto di Napoli, non distante dallo stesso carcere partenopeo.

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