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Uccisi da droga a Terni, De Luca: “Non si può morire così. Meglio belle ragazze che le pasticche”

De Luca continua la campagna contro droghe e alcolici: “Ho sentito ciò che è accaduto a Terni, non si può morire così. Ci vuole più ironia, più belle ragazze e meno pasticche, meno droga, meno siringhe e meno superalcolici, che sono la negazione della vita, della gioia e della socializzazione”
A cura di Redazione Napoli
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"Ragazzi, non perdete la testa. Ho letto di quei ragazzi di 15 anni a Terni morti nel sonno dopo aver assunto droga: non si può morire così". Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca via Facebook nella sua settimanale diretta social parla anche della morte di Flavio Presuttari e Gianluca Alonzi, i due 16enni di Terni, in Umbria, deceduti nel sonno a causa di un mix di droghe. E ne approfitta per rilanciare un suo leitmotiv, quello sugli eccessi in particolare l'assunzione di droghe e superalcolici: "A voi ragazzi di Napoli e della Campania – spiega – chiedo di vivere la movida all'insegna del rispetto, della moderazione e dell'allegria vera: più ironia, più belle ragazze e meno pasticche, meno droga, meno siringhe e meno superalcolici, che sono la negazione della vita, della gioia e della socializzazione". Il presidente della Regione Campania ha voluto lanciare un appello ai giovani "da padre: non fatevi trascinare nella spirale della droga. L'anomalia – ha detto – non siete voi che non la assumete, ma quelli che perdono la testa tra droga e superalcolici.

In Campania, peraltro, da mesi vige il divieto di assunzione degli alcolici d'asporto oltre le 22, disposto nell'ambito delle misure anti assembramento per Coronavirus e diventato una vera e propria battaglia del ricandidato governatore salernitano . Non dunque una questione d'emergenza ma una posizione politica. In quei giorni aveva dichiarato:

"In questi anni abbiamo visto affermarsi troppo spesso modi di incontro tra i giovani segnati da uso di superalcolici, a volte droghe, al punto da perdere la stessa possibilità di comunicare, di parlarsi, di ascoltarsi.C’è da augurarsi che i problemi di questi giorni siano anche per tutti un’occasione per riscoprire modi di incontro e di divertimento più semplicemente umani.

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