Terra dei fuochi, il piano di De Luca e lo scontro sulle nuove discariche
I dati diffusi dalla Prefettura di Napoli, dopo il vertice di oggi sulla terra dei fuochi, parlano di oltre 3.300 controlli effettuati su opifici, aziende edili, rivenditori di pneumatici, opifici e aziende agricole; oltre 4.000 contravvenzioni per mezzo milione di euro di sanzioni. Eppure la terra dei fuochi brucia ancora: "Bisogna fare di più" esordisce Vincenzo De Luca. Chi era al tavolo durato quasi due ore riferisce di un governatore che è stato molto chiaro: "Vi diamo tutti i mezzi che occorrono, ma usateli e portate i risultati".
Il piano contro i roghi
Il primo impegno assunto nel vertice è quello della creazione di due sedi di coordinamento delle forze dell'ordine con sede a Giugliano e Mondragone all'interno di strutture che saranno messe a disposizione della Regione Campania. L'istituzione di una task force composta da Guardia di Finanza e INPS per il controllo delle aziende che lavorano in nero: "Oltre il 25% dei rifiuti che alimentano i roghi provengono dalle aziende tessili e dai calzaturifici" spiega De Luca, la task foce avrà il compito di individuare le aziende in nero e sanzionarle bloccando alla sorgente lo sversamento di rifiuti. La Regione Campania impiegherà 50 milioni di euro per finanziare le attività, ogni progetto avrà una sua linea di finanziamento, 10 milioni saranno spesi per il sistema di videosorveglianza notturno e diurno nel perimetro della terra dei fuochi che dovrebbe mettere nelle condizioni le forze dell'ordine di intervenire rapidamente. "Si tratta di un piano operativo molto serio – commenta a Fanpage il generale Sergio Costa della Forestale – le due Prefetture hanno messo al centro della discussione ciò che c'è da fare, avremo finalmente le attrezzature necessarie e ora dobbiamo solo rimboccarci le maniche". Anche l'esercito verrà utilizzato diversamente: "In base all'esperienza fatta in questi anni – ha detto il Prefetto di Napoli Gerarda Pantalone – avremo una rimodulazione dell'impiego dell'esercito che userà anche i droni". In ultimo il governatore ha chiesto lo sgombero dei campi rom: "Per me vanno sgomberati tutti – ha detto ai giornalisti – non sono il succo del problema ma contribuiscono anche loro ai roghi ". A tre anni dalla legge sulla Terra dei Fuochi la sensazione è quella di una questione tutt'ora lontana dalla soluzione. Ora, davvero, non ci sono più scuse, i roghi vanno spenti.
Discariche: scontro Comune – Regione
Appena un anno fa il governatore promise che in Campania non ci sarebbero più state discariche e inceneritori. Ma all'interno del piano di rimozione delle ecoballe, si parla chiaramente di "discariche" da un milione e mezzo di metri cubi per ricevere i residui dello smaltimento delle ecoballe. "Vedo già che si formano i comitati contro le discariche – ha tuonato il governatore – stiamo parlando di rifiuti inerti che non producono percolato, praticamente terriccio". Quel "terriccio" sarebbe il risultato della lavorazione delle ecoballe da smaltire. A leggere il piano, come conferma anche De Luca, la Regione rivaluterà i progetti redatti dall'ultimo commissario straordinario Annunziato Vardè, che riguardavano le cave di Chiaiano, Marano, Quarto e Giugliano. Al tavolo in Prefettura era assente il Comune di Napoli. "Non ci hanno invitato" fanno sapere da Palazzo San Giacomo, era invitato il Sindaco della Città Metropolitana che ha però delegato un sindaco della provincia. "I comitati non fanno ammuina – replica Raffaele Del Giudice vicesindaco di Napoli – grazie ai comitati si sono svelati gli interessi che si celano dietro l'uso delle cave a fossa". Il Comune non vuole la discarica: "Ci auspichiamo che non si vada avanti con l'uso delle cave – precisa Del Giudice – recuperando la filiera istituzionale possiamo invece puntare sugli impianti per i rifiuti inerti e scongiurare così che finiscano in discarica". Ad opporsi all'ipotesi del riempimento delle cave con i residui della lavorazione delle ecoballe ci sono i comitati di Chiaiano che Venerdì 16 settembre saranno in piazza per manifestare contro il piano di De Luca, con appuntamento alle ore 18 alla stazione della metro di Chiaiano. Annunciata anche la presenza del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris e del sindaco di Quarto Rosa Capuozzo.