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Terrorismo, 38enne pakistano bloccato all’aeroporto di Napoli: espulso dall’Italia

Un uomo di 38 anni, pakistano, è stato bloccato questa mattina all’aeroporto Capodichino di Napoli dagli agenti della Digos ed espulso dal Paese per terrorismo. Il 38enne era già attenzionato dalla Polizia di Stato in quanto ritenuto una minaccia per la sicurezza: sarebbe stato in grado di agevolare organizzazioni terroristiche in quanto parte di una rete di estremisti.
A cura di Valerio Papadia
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È stato rintracciato all'aeroporto Capodichino di Napoli appena sceso da un volo proveniente da Istanbul: questa mattina, gli agenti della Sezione Antiterrorismo della Digos della Questura di Salerno hanno fermato per terrorismo un uomo pakistano di 38 anni, dando esecuzione a un decreto di espulsione emesso nel 2017 dal Ministro dell'Interno. Secondo la Digos, che già teneva d'occhio l'uomo – residente a Sarno, nella provincia di Salerno e in possesso di regolare permesso di soggiorno – il 38enne costituiva una minaccia per la sicurezza dello Stato in quanto ritenuto in grado di agevolare attività e organizzazioni terroristiche, anche internazionali, sul nostro territorio.

Secondo l'attività investigativa condotta sul 38enne, l'uomo faceva infatti parte di un network di cui facevano parte soggetti noti per aver assunto posizioni religiose radicali di fede sciita. Dalla scorsa estate, però, il 38enne si era reso irreperibile: questa mattina, credendo che le acque si fossero calmate, l'uomo ha fatto ritorno in Italia ma, non appena sbarcato a Capodichino, è stato fermato dai poliziotti. Al 38enne è stato notificato il decreto di revoca del permesso di soggiorno e gli sono stati ritirati i documenti italiani in suo possesso; poi, è stato accompagnato sullo stesso velivolo con il quale è tornato in Italia e rimpatriato.

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