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Terrorismo, arrestato un combattente dell’Isis ad Acerra

La Polizia di Caserta ha arrestato un cittadino algerino di quarantacinque anni che si nascondeva in un casolare abbandonato di Acerra, nel Napoletano. L’uomo era ricercato in campo internazionale poiché colpito da mandato di cattura emesso dal Tribunale di Constantina, in Algeria, per la sua partecipazione alla guerra in Siria con le milizie dell’Isis.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il casolare all'interno del quale si nascondeva l'algerino arrestato ad Acerra.
Il casolare all'interno del quale si nascondeva l'algerino arrestato ad Acerra.

Blitz della Polizia di Caserta, che ha arrestato nella giornata di oggi, venerdì 1° marzo, un cittadino algerino accusato di terrorismo. L'uomo, Mourad Sadaoui, di quarantacinque anni, si nascondeva in un casolare di Acerra, nella provincia partenopea settentrionale: l'algerino era ricercato in campo internazionale poiché colpito da mandato di cattura emesso dal Tribunale di Constantina, in Algeria, per partecipazione a organizzazione terroristica.

L'uomo, infatti, stando alle indagini degli inquirenti nordafricani, aveva lasciato l'Algeria nel 2014 per raggiungere la Siria, dove si sarebbe unito alle milizie dello Stato Islamico, l'Isis, che da anni sta dilaniando diverse zone del paese mediorientale ed altre irachene. Le attività, svolte dai poliziotti della Digos e coordinati dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, hanno permesso di localizzare l'uomo al termine di indagini particolarmente complesse mentre si nascondeva in un casale abbandonato che si trova nel comune di Acerra, nella provincia di Napoli.

La foto di Mourad Sadaoui, il cittadino algerino catturato in un casolare di Acerra.
La foto di Mourad Sadaoui, il cittadino algerino catturato in un casolare di Acerra.

Mourad Sadaoui, secondo quanto ricostruito dagli agenti, è stato in passato residente in Campania con un regolare permesso di soggiorno tra il 2003 ed il 2013, ma era stato segnalato nel 2016 dall'Aisi e dall'Interpol in quanto faceva parte di una lista di combattenti partiti per unirsi all'esercito di terroristi dell'Isis che combattono in Siria ed in Iraq. Le indagini si stanno ora concentrando per capire se l'uomo avesse un'eventuale rete di agganci che ne avessero favorito la latitanza ed il nascondiglio sul territorio acerrano.

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