Terrorismo, Ouali sarà estradato. Legale: “Faremo ricorso, è indagato anche in Italia”
Djamal Ouali, accusato di essere un fiancheggiatore dei terroristi di Parigi e Bruxelles, sarà estradato in Belgio entro 10 giorni. Lo ha deciso la Corte di appello di Salerno, chiamata ad esprimersi sul caso del 40enne algerino arrestato sabato scorso a Bellizzi con l'accusa di falsificazione di documenti d'identità a fini terroristici mossa dalle autorità belghe. Il collegio ha rigettato la richiesta del procuratore generale Russo di sospendere la procedura per 60 giorni, data l'apertura di un fascicolo da parte della Procura di Salerno, che però potrebbe presentare ricorso su quanto deciso questo pomeriggio dai giudici d'appello. Il 40enne, a Bellizzi (Salerno) da gennaio scorso, ha dato una ricostruzione diversa dei fatti contestati rendendo alcune dichiarazioni spontanee durante l'udienza di oggi. "Ha ricostruito i suoi spostamenti da Dubai a Bruxelles e Salerno – dice a Fanpage.it l'avvocato Gerardo Cembalo – A Bruxelles ha avuto una società di import-export con un socio. Quest'azienda non andava bene come il mio assistito sperava, per questo è uscito dalla società e si è trasferito in Italia".
Ouali indagato anche in Italia
Nel mandato d'arresto internazionale spiccato dalle autorità belghe, vengono menzionati un rullo per falsificare carte d'identità e un pc nel quale era stato ritrovato un selfie di Ouali con la moglie. Ma quel pc "non è del mio assistito – risponde Cembalo – Era intestato alla società che aveva con un altro soggetto, a Bruxelles". Il difensore ha annunciato che presenterà ricorso in Cassazione contro la decisione del collegio della Corte di Appello di Salerno di rigettare la sospensione della estradizione in Belgio dell'algerino arrestato a Salerno. "Noi faremo ricorso ed è probabile che lo faccia anche la Procura generale", ha dichiarato il legale. Ouali è indagato per falsificazione di documenti anche a Salerno: durante una perquisizione gli inquirenti hanno trovato pc e telefoni cellulari che appartengono a lui e anche alla moglie, insieme ad altro materiale che è al vaglio degli investigatori.
a cura di Gaia Bozza e Alessio Viscardi