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Terzigno, lite nel centro di accoglienza: nigeriano 27enne muore accoltellato

Tragedia nel centro per richiedenti asilo “Villa Angela” a Terzigno. Un ragazzo nigeriano di 27 anni è morto dopo essere stato accoltellato, probabilmente al culmine di una lite con un altro ospite della struttura, una delle più grandi della provincia di Napoli e in passato oggetto di un’inchiesta di Fanpage.it sulle condizioni di vita dei migranti. Sul caso indagano i carabinieri.
A cura di Francesco Loiacono
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Una delle camerate di Villa Angela
Una delle camerate di Villa Angela

Tragedia in un centro di richiedenti asilo a Terzigno, in provincia di Napoli. Un ragazzo nigeriano di 27 anni è morto dopo essere stato accoltellato, probabilmente al culmine di una lite con un altro ospite della struttura "Villa Angela". Nell'episodio, che risale a ieri ma di cui si è avuto notizia soltanto oggi, sarebbe rimasta ferita un'altra persona. Il 27enne, che sarebbe stato colpito da più fendenti all'addome, è stato trasportato prima nell'ospedale di Boscotrecase e poi al Policlinico di Napoli, dove purtroppo ne è stato constatato il decesso. La salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria per l'eventuale autopsia.

Durante la notte i carabinieri hanno interrogato gli altri ospiti del centro di via Zabatta, una delle strutture più grandi che ospitano richiedenti asilo nella provincia di Napoli. Probabile che dall'interrogatorio degli altri migranti, molti dei quali avrebbero assistito alla lite, possano emergere particolari utili a individuare e arrestare il responsabile dell'omicidio.

Villa Angela in passato è stata oggetto di un'inchiesta di Fanpage.it

Il fatto di sangue sarebbe avvenuto poco dopo le 20 di ieri. A chiamare i carabinieri è stato il responsabile del centro. In passato "Villa Angela" è stata oggetto di un'inchiesta di Fanpage.it sulle condizioni in cui sono ospitati i migranti: grazie a una telecamera affidata a uno dei richiedenti asilo era stato possibile constatare le difficili condizioni in cui i migranti erano costretti a vivere, stipati fino in 26 in una stanza e con otto bagni per duecento persone.

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