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Terzo furto in casa del giornalista Nello Trocchia minacciato dalla camorra

A essere presa di mira l’abitazione dei genitori in provincia di Napoli. A essere trafugati non sono mai stati oggetti di valore ma solo telefoni cellulari e computer. La solidarietà dell’Associazione Articolo 21 e del sindacato dei giornalisti, che chiedono maggiore attenzione all’incolumità e alla serenità del collega. Nicola Morra, presidente della Commissione antimafia: “Chiedo alla prefettura competente e al ministero dell’Interno di attivarsi”.
A cura di Redazione Napoli
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"È il terzo furto in un breve periodo di tempo. A essere portati via dai ladri non sono mai oggetti di valore ma solo quello che poteva essere afferente al mio lavoro. L'ultima volta, alcuni giorni fa, è stato trafugato un computer assolutamente privo di valore dal punto di vista commerciale, ma che ne aveva molto per il materiale che vi era contenuto, sia di natura personale che per il mio lavoro, un telefono cellulare e pochi euro". Racconta Nello Trocchia, giornalista di Piazza Pulita in questi giorni impegnato nella capitale nelle riprese di un documentario sui Casamonica tratto dal suo ultimo libro. Ad essere oggetto dell'attenzione degli ignoti autori dei furti – accompagnati da atti di vandalismo dal sapore intimidatorio come il danneggiamento di targhe e premi – è l'abitazione dei genitori, dove fino a poco tempo fa era residente e dove il giornalista soggiorna regolarmente. Trocchia è sottoposto a una "vigilanza attiva" per garantire la serenità e l'incolumità a lui e alla sua famiglia, un provvedimento però evidentemente in efficace. Nel 2015 la Procura di Napoli intercettava un boss che si esprimeva così nei suoi confronti.

Sull'episodio, dopo la denuncia del sindacato dei giornalisti, è intervenuto il senatore del M5s e presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra: "Sento l'urgenza di richiedere maggiore attenzione per l'incolumità di Nello Trocchia e la sua famiglia. Al momento à sottoposto a vigilanza attiva, eppure la sua abitazione nella zona di Nola è stata oggetto di continui furti. Chiedo alla prefettura competente e al ministero dell'Interno di attivarsi – prosegue -. Risulta, infatti, incomprensibile come un'abitazione sensibile subisca continui furti. Preoccupa il furto di un pc con materiali sensibili. Sono semplici furti o è una minaccia? Deve essere chiarita la situazione immediatamente ma comunque bisogna tutelare il giornalista Trocchia con particolare attenzione". Solidarietà anche dal parlamentare di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: "Chiediamo al Viminale una maggiore attenzione nei confronti di quei cronisti d’inchiesta, spesso oggetto di minacce ed intimidazioni per il loro rigoroso impegno. Affinché sia garantita la massima sicurezza a Nello, presenteremo una nuova interrogazione parlamentare al ministro Salvini  su questo nuovo ed inaccettabile episodio".

"L’associazione Articolo 21 esprime solidarietà al giornalista Nello Trocchia, attualmente a Piazza Pulita, ma da sempre impegnato nelle inchieste contro mafie, camorra, malaffare, intrecci tra politica, criminalità organizzata e gruppi eversori, che è stato nuovamente raggiunto da intimidazioni ripetute e inquietanti.Per la terza volta la sua casa di Napoli, che dovrebbe essere oggetto di vigilanza costante, è stata “ visitata” da ladri non interessati ad altro che ai suoi computer e alle documentazioni relative alle sue inchieste.Siamo sicuri che le istituzioni, in sede regionale e nazionale, vorranno da subito attivare tutte le misure a tutela di Nello Trocchia e della sua attività professionale", così in una nota Elisa Marincola  e Paolo Borrometi, rispettivamente portavoce e presidente di Articolo 21.

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