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Teverola, assalta supermercato e scappa col bottino: arrestato da carabiniere in borghese

E’ accaduto nel pomeriggio di mercoledì 20 febbraio a Teverola: un rapinatore fa irruzione col volto coperto da un passamontagna e pistola in pugno in un Conad, poi scappa con un bottino di oltre mille euro. Ma un carabiniere in borghese lo insegue e lo fa arrestare: bottino recuperato, l’uomo è ora a Poggioreale.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La refurtiva e la pistola, finta, utilizzata per la rapina al supermercato Conad di Teverola (CE),
La refurtiva e la pistola, finta, utilizzata per la rapina al supermercato Conad di Teverola (CE),

Ha terrorizzato i presenti all'interno di un supermercato, puntato la pistola in faccia ad un cassiere, per poi fuggire con un bottino di poco più di mille euro. Ma la sua fuga è durata poco: i Carabinieri sono infatti riusciti a mettergli velocemente e manette ai polsi, arrestandolo e conducendolo nel carcere di Poggioreale, dove è in attesa ora di rispondere del reato di rapina.

E' accaduto nel pomeriggio di ieri, mercoledì 20 febbraio, a Teverola. L'uomo ha fatto irruzione in un supermercato della Conad nei pressi della strada provinciale Teverola-Carinaro, con il volto coperto da un passamontagna ed una pistola in pugno. A quel punto, l'ha puntata addosso al cassiere, ordinandogli di consegnare il denaro presente in quel momento e pari a 1055 euro in contanti, per poi fuggire. Scappando, ha però incrociato un carabiniere libero dal servizio, appartenente all'Ottavo Reggimento "Lazio", che ha capito subito cosa stesse accadendo ed ha inseguito a piedi il ladro, riuscendo a bloccarlo proprio mentre giungeva anche il personale della sezione radiomobile della Compagnia di Aversa. Dalle formalità di rito, è emerso che il ladro fosse un quarantaquattrenne di Aversa, e che l'arma utilizzata per la rapina fosse in realtà una pistola giocattolo, dunque inoffensiva. Recuperata la refurtiva, che è stata restituita al supermercato, mentre la pistola giocattolo, assieme ad altro materiale per la rapina, è stata posta sotto sequestro: per l'uomo si sono aperte invece le porte del carcere di Poggioreale. I carabinieri stanno ora indagando per capire se ci fossero anche altri complici dell'uomo, seppur questi abbia agito da solo e stesse scappando a piedi al momento dell'intervento.

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