“Vesuvio lavali”, nel Casertano spunta lo striscione offensivo. E scoppia la protesta
Fuoco amico si dice. Stavolta a esporre l'odiato striscione che recita "Vesuvio lavali (col fuoco)" sono stati tifosi jevenitini di Sant'Arpino, comune della provincia di Caserta. Sì. Si a usare l'offensivo slogan ormai tristemente famoso contro i tifosi napoletani sono stati i loro conterranei juventini. A dare notizia della polemica scoppiata immediatamente dopo nel piccolo comune, Gianni Simioli e Francesco Emilio Borrelli, conduttori del programma La radiazza, su Radio Marte, letteralmente sommersi dalle telefonate in diretta.
"I proprietari dell'appartamento che esponeva la scritta con anche la bandiera della Juve – raccontano i due – sono stati costretti a levarlo perché alcuni cittadini li hanno cominciati a citofonare a casa per manifestare la propria indignazione. Se anche i meridionali per manifestare la propria fede calcistica si esprimono con luoghi comuni razzisti e volgari- concludono – siamo messi proprio male".