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Tifoso dell'Inter morto dopo la partita con il Napoli

Tifoso morto a Milano, sono 8 le persone indagate per omicidio volontario

Sono complessivamente otto le persone indagate a Napoli nell’ambito delle indagini sulla morte di Daniele Belardinelli, l’ultrà investito il giorno di Santo Stefano durante gli scontri che hanno preceduto la partita Inter-Napoli. Sono indagati i 5 tifosi azzurri, tra cui un minorenne, che erano a bordo della Volvo V40 sequestrata dalla magistratura e anche altri tre che viaggiavano a bordo di una seconda auto del convoglio azzurro, ritenuta coinvolta nell’incidente.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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NAPOLI – Si allarga l'inchiesta sull'ultras morto a Milano durante gli scontri del 26 dicembre, poco prima del match tra Inter e Napoli. In totale gli indagati sono otto, tutti per omicidio volontario. Si tratta, da quanto si apprende, dei quattro ragazzi sulla Volvo V40 presente su via Novara, dove è avvenuta la morte di Daniele Belardinelli, più il minorenne che era con loro e inoltre risultano indagati altre tre persone che si trovavano a bordo di un'altra auto del convoglio azzurro, ritenuta coinvolta nell'incidente. Anche questa seconda vettura, a breve, dovrebbe essere sequestrata. Le indagini sono destinate ad allargarsi ancora: nei prossimi giorni verranno sentite altre persone. Il nodo della questione sta nel fatto che gli indagati si rimpallano la responsabilità su chi fosse alla guida della Volvo sequestrata. Nessuno, in sostanza, ha ammesso di aver investito Daniele Belardinelli. Gli inquirenti hanno individuato altre auto.

Al momento, risultano ascoltati dalla Digos due dei quattro tifosi napoletani presenti all'interno della Volvo V40, mentre stanno partendo interrogatori degli altri due. Come già anticipato ieri da Fanpage.it, si tratta di giovani che vivono tutti nella stessa zona a ridosso del centro storico cittadino, e tutti coetanei tra di loro. Stando a quanto riferito dal loro avvocato, alla guida della vettura non ci sarebbe stato il figlio del proprietario dell'auto in leasing, ma uno degli altri ragazzi. "Non hanno mai negato che fossero a bordo della Volvo, l’auto è a disposizione, è stata sequestrata. Ci rimettiamo nelle mani della giustizia. Siamo sicuri che non sia un’auto coinvolta negli incidenti", aveva spiegato l'avvocato Coppola poche ore prima della loro iscrizione nel registro degli indagati.

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