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Il suicidio di Tiziana Cantone

Tiziana Cantone, il gip blocca la richiesta di archiviazione per le accuse di diffamazione

Per il reato sono imputate le 5 persone che avrebbero ricevuto i video hard dalla ragazza e li avrebbero diffusi in rete. La Procura aveva richiesto l’archiviazione, ma per il Gip ci sono ancora alcuni punti da chiarire.
A cura di Valerio Papadia
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Tiziana Cantone
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Il suicidio di Tiziana Cantone

Vuole vederci chiaro Tommaso Perrella, il Gip del Tribunale di Napoli, in merito all'indagine per diffamazione nell'ambito della morte di Tiziana Cantone, la 31enne morta suicida a causa di alcuni video hard finiti in rete che la vedevano protagonista. La ragazza querelò 4 persone, a cui poi nel corso di indagini si è aggiunta una quinta, a cui lei aveva passato i video, ritenuti responsabili della loro diffusione. Per loro, Alessandro Milita, pm della Procura di Napoli aveva richiesto l'archiviazione del caso, ma il Gip non è dello stesso parere.

Come riporta Il Mattino, infatti, Perrella ha richiesto un'udienza camerale per il prossimo 17 gennaio che si svolgerà all'interno del Palazzo di Giustizia al Centro Direzionale e vedrà coinvolte tutte le parti chiamate in causa, non solo i 5 ragazzi, ma anche il pm Milita, che dovrà spiegare le motivazioni che lo hanno portato a richiedere l'archiviazione delle accuse di diffamazione. Intanto prosegue l'inchiesta, portata avanti dalla Procura di Napoli Nord, per istigazione al suicidio nel merito della quale, qualche settimana fa, era stato ascoltato anche l'ex fidanzato di Tiziana come persona informata sui fatti.

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