Tiziana Cantone, il pm di Napoli: “Video diffusi da lei e dal fidanzato”
Lo sblocco del cellulare di Tiziana Cantone, la ragazza morta suicida lo scorso settembre a seguito della diffusione di alcuni video hard che la vedevano protagonista, ha portato – e potrebbe ancora portare – a sviluppi fondamentali per la risoluzione delle indagini sulla sua morte. Al centro di queste, sembrerebbe sempre più primaria la figura dell'ex fidanzato della ragazza, Sergio Di Palo, indagato per calunnia e falso. Alessandro Milita, il pm della Procura di Napoli titolare dell'inchiesta sulla diffusione dei video, è convinto che proprio Di Palo, insieme a Tiziana, sia l'artefice della loro comparsa sul web.
È quanto emerge, come riporta Il Mattino, dalla richiesta di archiviazione del sostituto procuratore nei confronti dei 4 ragazzi denunciati da Tiziana, prima di morire, come i responsabili della diffusione dei video hard in rete. "Tiziana risultava, per confessione stragiudiziale resa poi alla madre, responsabile della originaria diffusione dei video su Whatsapp, avendo coperto il principale sospettato e probabile responsabile: il fidanzato Sergio Di Palo, mai querelato, ma vi è l’elevata probabilità che lo stesso, visto il comportamento della Cantone di evitare di includerlo fra i detentori del filmato, avesse agito d’intenzione" si legge nel provvedimento del pm Alessandro Milita.
Le parole di Milita, che non crede dunque alla versione proposta da Tiziana all'atto della denuncia per diffamazione nei confronti dei 4 ragazzi, combaciano con quelle rese, subito dopo la morte di Tiziana, dalla madre Maria Teresa Giglio, convinta che sua figlia sia stata plagiata da Di Palo.