Tiziana Cantone, la madre non si arrende: partita una raccolta fondi per indagare ancora
Sono passati quasi due anni dalla morte di Tiziana Cantone, la ragazza di 31 anni di Mugnano che, il 13 settembre del 2016, decise di suicidarsi, impiccandosi, dopo essere stata esposta alla gogna mediatica seguita alla diffusione sul web di alcuni video hard che la vedevano protagonista. A quasi 24 mesi dal suicidio, Maria Teresa Giglio, la madre di Tiziana, ancora non si arrende e crede che dietro la morte della figlia ci sia qualcuno, una persona – secondo la donna l'ex fidanzato della ragazza, che l'avrebbe plagiata – che l'ha indotta a farla finita. Per questo, sulla nota piattaforma GoFundMe, la donna ha lanciato una raccolta fondi, "Nel nome di mia figlia Tiziana", per coprire le spese necessarie ad ingaggiare un pool di professionisti che possano portare avanti, insieme a lei, la battaglia per la verità sulla morte di Tiziana.
Entro l'8 marzo, data in cui la raccolta fondi sarà terminata – è il giorno in cui si celebra anche la Festa della Donna – Maria Teresa Giglio spera di raccogliere una cifra sufficiente, 20mila euro, per coprire le spese legali e i compensi dei vari consulenti tecnici dei quali spera di avvalersi. Nel dicembre del 2017 la Procura di Napoli Nord ha infatti archiviato l'inchiesta per istigazione al suicidio, per la quale non c'era nessun indagato, messa in piedi per fare luce su quanto accaduto alla ragazza.
