Torna in libertà il parcheggiatore abusivo fatto arrestare da tre ragazzi stranieri
È di nuovo per strada a chiedere soldi, anzi, ad estorcere denaro ai poveri automobilisti, il parcheggiatore abusivo che, lo scorso 23 settembre, era stato arrestato ai Decumani dopo essere stato denunciato da tre turisti stranieri, ai quali aveva rigato l'auto perché si erano rifiutati di pagarlo. A rendere noto quanto accaduto è Il Mattino: alla notizia fanno eco il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, insieme al conduttore radiofonico Gianni Simioli. "È inutile chiedere la collaborazione di automobilisti e motociclisti per combattere la piaga dei parcheggiatori abusivi se poi un parcheggiatore arrestato dopo la coraggiosa denuncia di alcuni studenti stranieri può tornare liberamente al suo posto dopo pochi giorni, riprendendo quel lavoro che, quando lui era assente, hanno portato avanti i suoi “colleghi” come se niente fosse successo" hanno affermato.
"Il daspo – continuano Borrelli e Simioli – la pena che prevede il divieto di frequentare le zone dove si viene ‘beccati' a fare il parcheggiatore abusivo, si sta rivelando del tutto inutile perché, dopo il provvedimento, non ci sono i necessari controlli e ci si ritrova faccia a faccia con la persona che s’è denunciata. Di questo passo i cittadini non collaboreranno più".
Riga l'auto di tre turisti che non lo pagano: arrestato parcheggiatore abusivo
Il parcheggiatore abusivo era stato arrestato soltanto tre giorni fa dopo la denuncia di tre turisti stranieri. I tre avevano parcheggiato l'auto nei pressi dei Tribunali, nel Decumano Maggiore, cuore del centro storico di Napoli, quando sono stati avvicinati dall'uomo che gli ha chiesto dei soldi: i turisti si sono rifiutati di assecondarlo e hanno raggiunto il B&B nel quale avevano pernottato. La mattina seguente, la spiacevole sorpresa: la loro auto era stata rigata e il parcheggiatore era lì ad attenderli, con un mazzo di chiavi in mano. I tre, in tutta risposta, lo fotografano mentre è "al lavoro" e lo denunciano ai carabinieri, che lo arrestano.