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Torre Annunziata, bombe carta contro una macelleria: proprietario costretto a vendere

Due bombe carta esplose all’esterno del locale, e alcuni furti sospetti di attrezzature. Troppe intimidazioni hanno costretto un macellaio di Torre Annunziata a mettere in vendita la sua attività commerciale. Dietro gli atti intimidatori ci sarebbe la camorra, anche se i commercianti hanno più volte ribadito di non aver mai ricevuto minacce né richieste di denaro a scopo di estorsione.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Continue intimidazioni hanno costretto alcuni giovani commercianti di Torre Annunziata, nella provincia di Napoli, a mettere in vendita la loro attività commerciale, una macelleria storica che sorge in via Carlo Poerio. Lo testimonia il cartello affisso davanti al negozio sul quale campeggia l'inequivocabile scritta "Vendesi". L'attività commerciale, negli scorsi mesi, è stata infatti più volte oggetto di atti intimidatori che, ad oggi, non hanno ancora un colpevole. Due volte, l'esplosione di due bombe carta all'esterno dell'attività commerciale, ne ha danneggiato consistentemente i locali, con un continuo esborso da parte dei proprietari di denaro non solo per le ristrutturazione, ma anche per rendere più sicura la macelleria. I gestori, poi, hanno segnalato anche sospetti furti di attrezzature nell'attività commerciale.

Una serie di episodi, forse troppi, che hanno spinto i proprietari a prendere questa sofferta decisione: rinunciare alla loro attività, per non subire più vessazioni, per non vedere più minacciati non solo il negozio, ma le loro stesse vite. Dietro gli atti intimidatori si staglia forte l'ombra della camorra, anche se i gestori hanno più volte ribadito di non aver mai ricevuto minacce né richieste di denaro a scopo di estorsione.

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