Torre Annunziata, in manette 14 affiliati del clan Gionta
Un'altro duro colpo al clan Gionta è quella inferto stamattina dai Carabinieri del nucleo Investigativo di Torre Annunziata (Napoli) con l'arresto di altri 14 uomini del clan egemone sul territorio di Torre Annunziata. Forze, sottratte all'imponente traffico di droga gestito dal sodalizio torrese su alcune piazze di spaccio strategiche della zona dove viene venduta la merce che i boss fanno arrivare direttamente dall'Olanda. L'operazione di oggi è avvenuta in esecuzione di un provvedimento emesso dal Giudice per le indagini Preliminari di Napoli. Tutti gli affiliati finiti in manette oggi sono accusati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata da finalità mafiose, dal carattere transnazionale del traffico.
Le indagini a carico del clan che ordinò l'uccisione del giornalista Giancarlo Siani, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, e iniziate nel maggio 2010 hanno portato alla luce i meccanismi di funzionamento e le gerarchie nella gestione delle “piazze di spaccio” strategiche sul territorio di Torre Annunziata (Largo delle Grazie e Parco Apeca) e Boscoreale (Napoli) da parte del clan camorristico “Gionta”, ed avevano già portato, finora, all’arresto di 30 persone coinvolte nello traffico di cocaina, hashish e marijuana. Una delle figure chiave nell'ingranaggio dello spaccio era quella di Luigi Ercolano, anch'egli arrestato stamattina, un vigile urbano contiguo al sistema, che prelevava e conservava regolarmente nella propria abitazione i quantitativi di droga giunti dall'Olanda e destinati alla vendita delle piazze di spaccio. In manette, è finito anche Francesco Marciano, classe 1987, figlio di Ciro, meglio noto come "Tony Marciano", popolare cantante neomelodico, anch'egli arrestato nel 2012 nell'ambito della stessa indagine.