Torre del Greco, oggi i funerali di Imma morta nella piena del Raganello
Si sono svolte oggi le esequie di Maria Immacolata Marrazzo, l'avvocatessa di 43 anni di Torre del Greco, che ha perso la vita nella piena che ha colto un gruppo di escursionisti nelle Gole del Raganello nel Parco del Pollino in Calabria, mietendo dieci vittime. Tantissime le persone che hanno affollato la Basilica di Santa Croce, stringendosi attorno alla famiglia di Imma: il marito e collega Giovanni, e i due figli Angela e Mario di 12 e 10 anni, tutti e tre scampati miracolosamente alla tragedia. Mentre si celebrano i funerali da Roma arriva la notizia che la piccola Chiara di 8 anni, rimasta ferita nella piena dove ha perso entrambi i genitori, Antonio Santopaolo e Carmen Tammaro, rimane ricoverata ma ha respira autonomamente.
Al funerale è intervenuto anche l'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe: "Non bisogna aspettare eventi luttuosi per affrontare questioni annose o recenti, ignorate o dimenticate, per trovare risorse finanziarie, per realizzare le cose necessarie. La prevenzione è un obbligo, un dovere civico e morale. Preghiamo insieme, pertanto, perché fatti così tragici non abbiano più a verificarsi e perché non ci siano più vittime innocenti per la irresponsabilità altrui".
"Mentre è ancora viva la sofferenza nei cuori di tutti per la tragica morte di quattro giovani, motivati e seri, nel crollo del ponte Morandi a Genova – sottolinea ancora Sepe – la città è funestata da un nuovo dramma legato alla incredibile fine di una giovane mamma, l'avvocatessa Imma Marrazzo, la cui vita le è stata strappata dalla violenza della natura durante una escursione nelle gole del Pollino in Calabria. Dinanzi alla gravità di questi eventi restiamo attoniti, angosciati e impotenti perché nulla possiamo per lenire il dolore delle famiglie e della popolazione torrese. Queste vittime innocenti, queste giovani vite spezzate e sottratte alle famiglie, agli amici e alla città gridano risposte e giustizia". "Quale risposta siamo in grado di dare agli stressanti interrogativi delle famiglie dei giovani morti a Genova? Quali parole convincenti possiamo rivolgere ora a Giovanni Sarnataro, il marito di Imma, e ai suoi piccoli figli?", è stato il monito conclusivo di Sepe.