Tracce radioattive nei piloni dell’A30: “Possibile presenza di veleni”. Indaga la Procura

Piloni radioattivi sull'autostrada A30. È questo il risultato delle misurazione effettuate da Gaetano Lanzetta e dall'ingegnere Antonio Petrella, grazie al quale la Procura di Nocera Inferiore ha aperto un'inchiesta. I due, da anni impegnati nell'associazionismo relativo a tematiche ambientali, stavano effettuando rilevazioni di polveri sottili nell'aria e hanno riscontrato valori anomali in corrispondenza dei piloni in cemento dell'autostrada all'altezza di Sarno. La strumentazione utilizzata è un contatore Geiger che misura radiazioni di tipo ionizzate e riesce a rilevare i microseviert, unità di misura delle radiazioni, la cui soglia d'allarme scatta ai 0.50 . Nelle vicinanze dei piloni è emerso un valore di 0.384 microseviert, mentre la soglia naturale si aggira intorno ai 0.270.

Un valore non allarmante, ma che richiede ulteriori approfondimenti. La magistratura ha, quindi, delegato i carabinieri del Noe di Salerno per riscontrare sul luogo quanto rilevato dalle associazioni. "Diverse possono essere le cause – riferisce a il Mattino l'ingegnere Petrella – di quei livelli che non giudico preoccupanti, ma neanche normali. Tra questi, la presenza di rifiuti, magari interrati in profondità o polverizzati nei piloni di cemento". Rifiuti velenosi nascosti o cementificati nei piloni non sarebbero una novità. Il pentito Carmine Schiavone, infatti, qualche tempo fa aveva denunciato la presenza di veleni proprio all'interno delle strutture portanti della Nola – Villa Literno.